Il concorso di idee che prevede un nuovo collegamento fra il centro e la darsena grazie a una passerella sopraelevata e il ridisegno della testata del canale Candiano ha un vincitore. Dopo anni di proposte, annunci e frenate, arriva l’annuncio: l’architetto Davide Lorenzato di Padova, 38 anni, è il primo classificato su 18 partecipanti. Ieri il sindaco De Pascale, l’assessora Del Conte e il capo area pianificazione territoriale Valentino Natali ha presentato gli esiti del concorso bandito nell’ottobre del 2020.
La passerella
Il progetto pone l’accesso alla passerella ciclopedonale nei Giardini Speyer; questa poi supererà la stazione e il fascio di binari, per scendere sulla testata del Candiano, dove si biforcherà a destra verso l’attuale parcheggio al posto del quale sorgerà un parcheggio multipiano; la porzione a sinistra porterà invece a una grande piazza a gradoni protesa verso il bacino d’acqua. La passerella dovrà avere anche una funzione belvedere. Pur non richiesta dal bando nel progetto appare un’altra passerella sopraelevata che dal lato sinistro del Candiano collega la piazza alla zona della Rocca Brancaleone e del parco Teodorico. In questa ipotesi il Moro di Venezia sarebbe collocato in acqua.
Nuovi edifici
Il concorso non prevede solo percorsi e ricuciture, l’area interessa più proprietà: Rfi ha due edifici a servizio della stazione al posto dei quali sorgerà un fabbricato a più piani; il Comune ha chiesto e ottenuto la completa ristrutturazione della stazione degli autobus, che diventerà coperta, e la costruzione del parcheggio multipiano. Per l’ex Dogana che oggi ospita il comando della polizia locale, di proprietà di Ravenna Holding il vincitore propone la demolizione e costruzione di edificio con usi ricettivi, turistici e direzionale che dai rendering appare alto come i torricini esistenti su via Magazzini posteriori. Hanno collaborato al concorso Fs Sistemi urbani, Rfi - Rete Ferroviaria Italiana, Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale, la Regione e Ravenna holding.