Paolo Trincia a Santarcangelo per il "We reading festival"
Continua questa sera (venerdì 18 agosto) il We reading festival a Santarcangelo di Romagna. Alle 21 nel parco del Museo Etnografico sarà protagonista Pablo Trincia, in passato giornalista e inviato televisivo da tempo produttore e autore di podcast di successo legati alla narrazione di fatti cronaca nera (“Veleno”, “Il dito di Dio. Voci dalla Concordia”), e appunto sulla narrazione true crime verterà la lettura con il libro di Truman Capote “A sangue freddo”.
Cosa accadrà durante la serata?
«Partirò dalla lettura di “A sangue freddo” di Truman Capote, un libro che ha acceso la mia passione per questo genere e da cui ho imparato tanto sul lavoro di ricerca, scrittura, raccolta delle informazioni e rielaborazione – racconta Pablo Trincia –. Poi continuerò con una sorta di monologo su come si trova una storia e la si racconta attraverso un mestiere che è difficile, ma molto affascinante. Racconterò il meccanismo con cui si ricostruiscono le grandi vicende storiche».Come sceglie una storia?
«La scelta della storia è molto istintiva, è qualcosa che ti accende e che senti possa essere molto interessante da raccontare. Il secondo step che compio è cercare una grande domanda comune. Mi chiedo quale sia il grande tema di fondo, cosa racconta di noi questa storia e cosa ci insegna. In questo modo la storia diventa universale. Poi prende il via la ricerca che è come uno studio di fattibilità per trovare le voci dei protagonisti, chiedere la loro approvazione, reperire i materiali, la documentazione video, le registrazioni e tutto quello che può essere utile per ricostruire la vicenda».In cosa si differenzia il racconto del podcast da quello del libro?
«Nel mio caso i libri sono arrivati dopo i podcast e la scrittura mi ha lasciato forse più libertà per approfondire alcuni dettagli. Da un certo punto di vista il libro è più semplice, perché non sei vincolato dal ritmo e dagli equilibri richiesti dal podcast».Cosa c’è tra i suoi progetti futuri?
«Il 26 agosto esce il mio nuovo podcast “Dove nessuno guarda” sul caso di Elisa Claps in occasione dei trent’anni dalla sua scomparsa che ricorre il prossimo 12 settembre. È un mega lavoro in otto puntate a cui tengo molto. Sono contento perché il pubblico dei podcast è sempre più ampio e l’educazione all’ascolto sta aumentando nel tempo. Mentre prima mi identificavano come inviato de Le Iene, ora mi fermano per parlare dei podcast e mi fa molto piacere».Che rapporto ha con la Romagna?
«È una terra che amo molto, a partire dal fatto che il mio migliore amico è di Bagnacavallo! La sento molto vicina perché verace e sono un grande fan della Romagna».A seguire, il concerto della cantautrice Her Skin che presenterà il nuovo album “I started a garden”, una raccolta di canzoni che raccontano la confusione di vivere i vent’anni oggi, cercando il proprio posto nel mondo. Ingresso libero.
Prenotazioni su www.wereading.it