Palazzo congressi Ravenna, incognita sul futuro

RAVENNA - Per il palazzo dei Congressi di Largo Firenze si apre un periodo di gestione temporanea. In una determina dirigenziale il Comune chiarisce che «è in corso di definizione la gestione provvisoria dello spazio per il periodo ottobre-dicembre 2023, al fine di garantire la realizzazione di attività culturali legate a manifestazione consolidate nel tempo – in particolare in ambito cinematografico – previste a partire dal prossimo ottobre». La nuova fase sarà caratterizzata da una gestione temporanea di uno spazio, molto grande e anche particolarmente energivoro, che negli anni è stato punto di riferimento per alcune manifestazioni, tra cui il Nightmare Film Fest, che in autunno si svolgerà nella struttura di Largo Firenze, e il Soundscreen Film Festival, che quest’anno si è spostato al cinema Mariani.
Il Palazzo dei Congressi può contare su ampi spazi e una sala da oltre 300 posti. Da oltre 10 anni la gestione è stata affidata alla Fondazione Flaminia: «La nostra convenzione per la gestione della struttura è scaduta lo scorso 31 dicembre e stiamo proseguendo in sistema di proroga – commenta Antonio Penso, direttore di Fondazione Flaminia -. Siamo in attesa di capire le intenzioni del Comune e della Provincia che sono i proprietari della sala. Negli anni l’Università ha gestito questi spazi organizzando diversi eventi e appuntamenti. Attualmente all’interno del Palazzo dei Congressi è presente il punto di ristoro per gli universitari». Il Punto Ristoro è uno spazio dove gli studenti del campus di Ravenna possono mangiare e ritrovarsi. « È un luogo attrezzato per consentire agli studenti di scaldarsi il pasto portato da casa o comprato fuori – spiega Fondazione Flaminia – e per favorire la socializzazione e l’incontro con altri studenti. Qui è possibile fare quattro chiacchiere, leggere un giornale, ascoltare musica, navigare su internet e rilassarsi tra una lezione e l’altra».
Per il Palazzo dei Congressi si apre una nuova fase. La determina del Comune è mirata ad avvalersi di un supporto specialistico, propedeutico ad avviare la procedura di concessione del Palazzo, al fine di redigere un progetto di fattibilità ai sensi del Codice dei contratti e di un piano economico finanziario finalizzato alla procedura di concessione. «Sono in campo alcune ipotesi – conferma l’assessore alla Cultura, Fabio Sbaraglia -. L’intenzione del Comune è individuare una formula che permetta di valorizzare il luogo, rafforzandone l’identità e la vocazione culturale e al contempo la sua massima fruibilità pubblica. Il ragionamento è in corso e, in ogni caso, è nostra volontà salvaguardare, insieme all’università, il servizio di ristoro, per gli studenti universitari, che attualmente trova spazio all’interno del Palazzo». (ro.art.)