La confezione era di quelle da sei ovetti. La serie,“Kinder Sorpresa x 6 Pulcini”, fra quelle soggette al richiamo disposto da Ferrero dopo il “caso salmonella” che ha travolto lo stabilimento belga di Arlon. Saranno ora le analisi dei Nas ad accertare se le uova di cioccolata sequestrate venerdì a Ravenna erano contaminate. Di certo, il bambino di 12 anni che è stato ricoverato al “Santa Maria delle Croci” dopo averne mangiata una, è risultato positivo al batterio; e anche la sorellina più piccola, che a sua volta aveva assaggiato la stessa cioccolata, si è sentita male lamentando sintomi analoghi, pur risultando negativa alla salmonellosi. Gli ovetti restanti di quel pacchetto acquistato due settimane fa in un supermercato della città saranno analizzati oggi. Erano ancora intatti nella confezione originaria e nel loro involucro quando i carabinieri li hanno prelevati dopo la denuncia sporta dai genitori dei due bambini, per poi consegnarli ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni, che procedono con le indagini su quello che potrebbe essere il primo caso di un’infezione in Italia dopo i 150 già segnalati in Europa e collegati alla produzione belga, chiusa dalle autorità.
Le azioni della famiglia
Alla famiglia dei due bambini, tutelata dall’avvocato Domenico Serrapica, è stata data l’opportunità di nominare un consulente di parte per affiancare i test di laboratorio. In quanto potenziali parti offese, pur decidendo non avvalendosi di un proprio esperto, saranno informati qualora i risultati andassero a confermare il sospetto che sia stato proprio l’ovetto di cioccolato della nota marca a provocare il malessere lamentato dai due bambini. Stando a quanto denunciato, poco dopo avere mangiato la cioccolata il più grande dei due fratellini ha manifestato sintomi acuti, come febbre alta, forti crampi addominali e diarrea. Stessa cosa anche per la sorellina minore. E’ stato il pediatra a suggerire esami specifici, che all’ospedale di Ravenna hanno accertato senz’ombra di dubbio il batterio della salmonella sul fratello maggiore. E’ stato necessario qualche giorno di ricovero e una cura con antibiotico prima di dimetterlo e considerarlo a tutti gli effetti fuori pericolo.
I prodotti sotto inchiesta
L’episodio risale ormai a due settimane fa. E proprio in quei giorni sul sito della Ferrero comparivano gli avvisi per il ritiro dal mercato di parte della produzione. Porta infatti la data aggiornata al 13 aprile la comunicazione della campagna di richiamo, relativa i prodotti provenienti dallo stabilimento di Arlon che coinvolgono oltre alla serie “Pulcini” anche Kinder Sorpesa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous” e Kinder Schoko-Bons 125g e 46g. Viene indicato anche il lotto presente su ogni singolo ovetto da controllare in quanto potenzialmente a rischio. È la verifica che hanno fatto anche i genitori dei due bambini prima di rivolgersi alle autorità consegnando le confezioni di cioccolato sotto inchiesta.