Nuoto, Scozzoli e Cerasuolo: passaggio di consegne

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Solo lo sport sa regalare emozioni così. Nel giorno del suo addio al nuoto il campionissimo romagnolo Fabio Scozzoli passa idealmente il testimone all’imolese e compagno d’allenamenti Simone Cerasuolo, che al Sette Colli nei 50 rana vola letteralmente, vincendo in 26”76. L’allievo di Casella e Tampieri fa segnare il terzo crono di sempre in Italia, nonché record italiano Cadetti (migliorato due volte in poche ore, visto il 26”81 alla mattina) e soprattutto batte sua maestà Nicolò Martinenghi, insieme al quale centra il pass per i Mondiali di Fukuoka, andando ben sotto il paletto posto a 26”85. E il pass lo prende pure una strepitosa e sorprendente Anita Bottazzo, sempre dell’Imolanuoto e sempre sui 50 rana.

Emozioni e lacrime

Ha regalato brividi l’addio al nuoto di Fabio Scozzoli, accolto alla salita sui blocchi della finale A (conquistata grazie al 27”36 mattutino) dal boato del Foro Italico, spinto dal proprio orgoglio e dalla passione dei tifosi ad una gara d’assalto (al comando fino ai 25 metri) e poi travolto dall’affetto dei rivali e di tutto lo stadio subito dopo il tocco (4° in 27”36). E dopo aver disegnato cuori in vasca, ecco la grande sorpresa per il forlivese, ovvero la presenza del campionissimo inglese Adam Peaty, volato fino a Roma per salutare il grande rivale: «Ho affrontato questa gara come un 50 rana qualsiasi – ecco le ultime parole da atleta di Scozzoli - e ho cercato di dare il meglio. Il calore della gente mi tocca e la sorpresa di Peaty mi ha fatto emozionare, anche se non ho mai amato stare al centro dell’attenzione. Io ho avuto l’onore di passare tre ere della rana e ho battuto i tre grandi campioni che l’hanno contraddistinta. E di questo andrò sempre orgoglioso. Spero di intraprendere il cammino giusto (allenatore e preparatore atletico, ndr), c’è molto da fare e da studiare, ma la passione e la voglia non mi mancano di certo». E le lacrime incontrollabili di Simone Cerasuolo davanti ai microfoni della Rai, proprio per l’addio al nuoto del compagno d’allenamenti, spiegano meglio di ogni altro ragionamento la statura umana di Fabio Scozzoli. Sempre nella finale A dei 50 rana Alessandro Pinzuti tocca 6° in 27”68 (27”34 al mattino), Lorenzo Saladini 7° in 28”10 (personale con 27”72 e un miglioramento di 20 centesimi al mattino) e nella finale B il baby Alex Sabattani 10° con 28”79 (28”16 in qualificazione), tutti esponenti di un’Imolanuoto (22° Andrea Castello, 28”36) senza eguali ormai nella storia della rana italiana.

Anita iridata

L’altra grande gioia di giornata la regala all’Imolanuoto la ranista Anita Bottazzo, che tra mattina (30”33) e pomeriggio (30”23, terzo tempo di sempre in Italia) si migliora di qualcosa come 46 centesimi e soprattutto coglie uno strepitoso secondo posto dietro soltanto alla lituana Ruta Meilutyte (29”79). Il pass mondiale, posto a 30”20, può dirsi sostanzialmente acquisito. Più indietro la sua compagna di squadra Arianna Castiglioni, quinta in 30”75 (30”90 al mattino) e a questo punto un po’ più lontana da Fukuoka, ma state tranquilli prima o poi l’aria di Imola farà bene anche a lei.

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