Da "Star Wars"a Woody Allen: i film da (non) scartare
Cinepanettoni
Il cinema di casa nostra tenta di riportare in auge il cinepanettone a partire da “Super vacanze di Natale”, un’antologia affidata a Paolo Ruffini che raccoglie il meglio dei film targati De Laurentiis e interpretati dalla coppia Boldi-De Sica (pare che i due non siano proprio contenti dell’operazione). Massimo Boldi a sua volta si gioca la carta culinaria con “Natale da chef” di Neri Parenti (regista principe del genere) che dirige per conto di Medusa, mentre Christian De Sica ritorna nei panni del capo famiglia dei cafoni arricchiti Tucci in “Poveri ma ricchissimi” di Fausto Brizzi sempre attorniato da Brignano, Ocone e Mazzamauro (stando ai dati dei primi giorni di programmazione, sembra sia quest’ultimo a prevalere).
Commedie italiane
Commedia di altro genere, in uscita a fine anno, “Come un gatto in tangenziale” di Riccardo Milani fa incontrare il borghese progressista Antonio Albanese con la cassiera di periferia Paola Cortellesi, a causa del “fidanzamento” dei rispettivi figli. Niente sorrisi ma un mix di passione, mistero e magia per Ferzan Ozpetek che in “Napoli velata” (sugli schermi dal 28 dicembre) presenta una Giovanna Mezzogiorno travolta dall’amore per Alessandro Borghi.
Film stranieri
Accanto a “Star Wars: gli ultimi Jedi” di Rian Johnson (l’ottavo episodio della saga fantascientifica ideata da George Lukas, già indiscusso campione d’incassi, offre tra l’altro l’ultima apparizione sullo schermo di Carrie Fisher), il cinema a stelle e strisce mette in campo anche un musical spettacolare come “The Greatest showman” di Michael Gracey, con Hugh Jackman chiamato a interpretare P.T Barnum, inventore di un famoso circo; al suo fianco Michelle Williams. Non un vero e proprio biopic come lo è invece “Dickens – L’uomo che inventò il Natale” di Barhat Nalluri con al centro lo scrittore inglese proprio nel momento in cui mette sulla pagina il suo “Canto di Natale” con l’avaro mister Scrooge (Christopher Plummer). La casella “commozione” è occupata da “Wonder” di Stephen Chbosky (“Noi siamo infinito”), storia di Auggie (Jacob Tremblay), bambino di dieci anni, effetto da una malformazione facciale che deve affrontare per la prima volta la scuola. Lo sostengono i genitori Julia Roberts e Owen Wilson. Sul versante del fantastico arriva il 1° gennaio “Jumanji” di Jake Kasdan, variante adolescenziale (qui sono quattro ragazzi – di cui uno si ritrova nel corpo di Dwayne Johnson – a giocare con la scatola magica) e aggiornata ai tempi di Internert, del precedente film interpretato da Robin Williams. Nelle produzioni americane rientra anche “La ruota delle meraviglie” il miglior Woody Allen di questi ultimi anni e il più interessante film del cartellone natalizio, un dramma di passioni e tradimenti sullo sfondo di Coney Island anni ’50, con una strepitosa Kate Winslet, cameriera quarantenne, moglie irrequieta.
Si torna in Europa con “50 primavere” della francese Blandine Lenoir, dove una cinquantenne vitale (Agnes Janoui) proprio nel momento di diventare nonna, decide di inseguire nuovamente l’amore.
I cartoni animati
In chiusura, da ricordare i cartoni animati (genere immancabile sugli schermi natalizi) “Ferdinand” e “Coco”. Il primo è prodotto dallo studio Blu Sky e diretto in terzetto da Carlos Saldanha (“L’era glaciale” “Rio”), Cathy Malkasian, Jeff McGrath presenta un toro grosso e gentile, curiosamente già protagonista di un corto Disney nel 1938. Marchiato Pixar, “Coco” racconta di un ragazzino che sogna di diventare un chitarrista e che si ritrova a che fare con il mondo dei morti, in contesto messicano.