Nessuna diffamazione nella serie Netflix "Sanpa", chiesta l'archiviazione della querela dei figli di Muccioli

Nessuna diffamazione ai danni di Vincenzo Muccioli. La Procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per diffamazione aggravata che era scaturita a seguito di una querela presentata da Giacomo e Andrea Muccioli “in proprio” e nelle vesti di figli di Vincenzo Muccioli e Maria Antonietta Cappelli, entrambi morti, contro Netflix, la società di distribuzione "Quarantadue" e 9 indagati che hanno partecipato a produzione, montaggio, regia, scrittura e sviluppo della docuserie su San Patrignano. La serie tv Netflix "SanPa" avrebbe "dimostrato la volontà di dare una lettura oggettiva degli eventi" sui temi della presunta morte per Aids e delle ipotizzate omosessualità e misoginia di Vincenzo Muccioli, il fondatore di San Patrignano. Di qui la richiesta di archiviazione da parte del pm Davide Ercolani, secondo il quale non sono stati lesi “l’onore e il decoro” di Muccioli. Numerose erano state le testimonianze raccolte nella serie. Dopo la messa in onda delle serie, oltre alla querela presentata dai fratelli Muccioli, si era rivolto ai legali per tutelare la propria immagine anche Walter Delogu, storico autista del fondatore di SanPa, presentando querela contro Giacomo Muccioli.