Modigliana. L'amore per il dialetto diventa un film testimonianza

L’Accademia degli Incamminati ha ricevuto dalla Regione un contributo di 7mila euro per realizzare il lungometraggio “Dai vindo’ ai vindo’ i racont ed Mugiana” con l’intento di dare risalto al dialetto. Tutto inizia quando alla modiglianese Alberta Tedioli, che è anche membro del comitato scientifico regionale per la valorizzazione dei dialetti, viene in mente di registrare il dialetto modiglianese parlato, l’unica forma per conservarne accenti e sfumature. Ecco allora che entra in scena l’Accademia degli Incamminati che si è mobilitata dal punto di vista burocratico e ha ottenuto l’approvazione e il finanziamento della Regione per il progetto presentato. «In questo modo l’idea di Alberta Tedioli, che aveva già ascoltato storie raccontate da persone anziane del paese, diventa realtà - dice Giuseppe Mercatali, uno dei membri dell’Accademia -. Subito dopo l’approvazione della Regione, infatti, sono iniziate le riprese grazie all’operatore Costantino Maiani e il fonico Danilo Fabbri. Passo dopo passo, sono riusciti a registrare questi racconti e assemblarli in un lungometraggio». Tutti gli intervistati sono persone nate negli anni ’20, ’30 e ’40 e i loro racconti non sono stati elaborati, anzi sono sgorgati in modo naturale e spontaneo in quanto per lo più si tratta di ricordi ancora lucidi e precisi. In questo lungometraggio emerge tutta la drammaticità della guerra, il lavoro dei bambini, cosa ha significato la dittatura fascista.

(L'articolo completo sul Corriere Romagna oggi in edicola)

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