Littizzetto: "Tassinari ministro alle licenze dei taxi" e la deputata forlivese si fa una risata

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“L’ironia e la satira politica fanno parte dello spettacolo”. Commenta così la deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari, alla sua nomina a ministro per la Distribuzione delle licenze dei taxi, da parte di Luciana Littizzetto, domenica sera, durante un simpatico gioco della trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio su Rai3. La nota comica ha spiegato nell’introduzione: “Ho fatto un lavoro di ricerca, spulciando praticamente tutti i nomi veri dei 400 deputati e 200 senatori, provando a trovare un ministero o una commissione corrispondente”. Ironizzando sui cognomi ha formato così un Consiglio dei ministri con 27 parlamentari (con tanto di fotografia) in 21 dicasteri, collocando il ministero per la Distribuzione delle licenze dei taxi dell’onorevole Rosaria Tassinari, fra quello della Moderazione e velocità autostradale (il primo), attribuito all’on. Federico Freni, e il ministero dell’Uso di droga nei giorni di festa (l’ultimo) a Domenica Spinelli (romagnola di Coriano, ndr)" Altri e simpatici ministeri (o commissariati straordinari) sono: quello al Giubileo all’on. Gianluca Cantalamessa, il ministero agli Interni degli armadi e delle cabine armadio all’on. Chiara Appendino, per arrivare al clou con gli on. Tubetti, Pettazzi e Pallini al ministero della Chincaglieria. In omaggio alla Romagna, all’on. Enrico Cappelletti è toccato il ministero alla Preservazione della pasta romagnola. Naturalmente fra gli applausi del pubblico, Fabio Fazio ha precisato che si trattava di “un gioco inventato da Lucianina Littizzetto”.

Commenta la deputata Rosaria Tassinari: “Il gioco sui nomi e l’ironia sulla politica sono stati sempre nel mirino della satira e dello spettacolo. Ricordo da ragazzina di aver sentito ironizzare su alcuni politici e sindacalisti Piccoli, Storti e Malfatti. Già mi immagino le vignette degli umoristi e le battute dei colleghi e delle colleghe alla buvette al nostro rientro a Roma. Ma, se fatta con intelligenza e per strappare una sana risata, anche l’ironia può diventare alleata della politica, intesa nel senso etimologico e originale di vita organizzata della città”.

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