Lavori al torrente Cesuola nel cuore di Cesena: s'inizierà con la rimozione del detriti alluvionali
A partire da oggi, fino al mese di settembre, il tratto sotterraneo del torrente Cesuola, che si estende per circa un chilometro da via Machiavelli fino alla Portaccia di Sant’Agostino, nel cuore del centro storico della città, sarà interessato da necessari interventi di pulizia e di sgombero dei detriti e del materiale che si è depositato nel letto dello stesso a seguito dell’alluvione di maggio. Si tratta di lavori di manutenzione programmati dall’Amministrazione comunale che richiedono alcune modifiche alla viabilità nel tratto stradale tra la Portaccia e via Fattiboni e da via Fattiboni a Piazza Amendola.
Il Cesuola, che fino al 1933 fluiva liberamente per la città, dalle colline di Sorrivoli scorre per dieci chilometri lungo Rio Eremo e Ponte Abbadesse, attraversa il centro cittadino in sotterranea, fino a confluire nell’alveo del fiume Savio, all’altezza dell’ex Zuccherificio. Nel corso degli eventi alluvionali di maggio e delle intense precipitazioni piovose, questo corso d’acqua non ha creato particolari criticità. Nonostante questo però, si procederà con interventi di pulizia che consisteranno nella rimozione dei detriti alluvionali che potrebbero limitare lo scorrimento delle acque. In questo modo risulteranno più facili la manutenzione ordinaria e la realizzazione della seconda fase dell’intervento riguardante i lavori di messa in sicurezza della parte strutturale, con relativo posizionamento di puntelli, soprattutto in corrispondenza di Vicolo delle Stalle e della via Caporali. Nel frattempo l’Amministrazione comunale ha avviato un’interlocuzione con i cittadini potenzialmente interessati (al momento due) che risiedono in immobili edificati sul tratto tombinato del torrente, localizzati in corrispondenza dello scatolare nel tratto che attraversa la quinta edilizia di via Cesare Battisti.
A questo proposito, al fine di garantire una sicura esecuzione dei lavori, così come disposto da un’ordinanza comunale e indicato da apposita segnaletica, via Caporali sarà chiusa al transito veicolare (fatta eccezione per i veicoli che dovranno accedere lungo una corsia dedicata ai posti auto privati). Lungo la stessa via – che diventerà del tutto ciclopedonale – sarà in vigore un divieto di sosta con rimozione, da piazza Amendola a via Scevola Riceputi. L’intero tratto stradale risulterà idoneo per il transito di veicoli non superiori a 3 tonnellate. In più, in prossimità della Portaccia di Sant’Agostino sono stati istituiti due posti di sosta generici per disabili in sostituzione di quelli presenti in centro storico. Temporanee modifiche alla viabilità interessano anche via Machiavelli di fronte ai civici 160 e 190 dove per tutta la durata dei lavori resterà in vigore un divieto di sosta con rimozione.
I LAVORI IN CORSO
Martedì 18 luglio sono state avviate le opere di accantieramento per un intervento di pulizia del tratto tombinato, finalizzato a rimuovere il materiale derivante dal trasporto solido fluviale accumulatosi anche a seguito degli eventi alluvionali del 16 e 17 maggio che hanno colpito anche il Torrente Cesuola che, per effetto del rigurgito dell’eccezionale piena del fiume Savio, ha subìto nell’ultimo tratto del tombinamento un aumento di apporto di materiale fluviale. L’intervento avrà una durata di circa un mese e mezzo durante i quali, per poter permettere alla ditta di operare in sicurezza sarà necessario mantenere aperte le botole di ispezione del tombinamento.Questa serie di opere precede il progetto definitivo ed esecutivo che prevede interventi per la sicurezza idraulica, a nord del tratto urbano del torrente, e la posa di condotte per intercettare gli scarichi fognari (circa 260 quelli nel tratto coperto, 150 dei quali di acque nere e 40 misti) e il consolidamento della struttura del tunnel realizzato in epoche diverse (1933, ‘66 e ‘84).
I primi interventi previsti sono quelli relativi all’adeguamento idraulico, eseguiti dal Servizio tecnico di Bacino, che si dividono in tre stralci distinti. La prima parte dell’intervento – corrispondente a un importo complessivo di 5,9 milioni di euro (derivante da risorse regionali e ministeriali) – interessa il tratto a cielo aperto del torrente, dalla Portaccia di Sant’Agostino fino all’area di sedimentazione denominata ‘Ca Mazzotti’ a monte della discarica di Rio Eremo. Successivamente verranno realizzate altre opere principali ai fini della messa in sicurezza idraulica, rappresentate dalla realizzazione delle casse di espansione a Ponte Abbadesse e dell’area di laminazione del Parco Urbano del Cimitero. Nell’ambito di questi interventi sono previsti lavori di compensazione e riqualificazione ambientali e paesaggistiche. Per il raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia ambientale e di messa in sicurezza idraulica dell’abitato di Cesena è necessario sviluppare alcune azioni specifiche su diversi fronti:
Profilo idraulico (a cura dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale): si tratta della realizzazione di opere di regimazione, difesa idraulica e laminazione per ridurre il carico idraulico e garantire il regolare smaltimento di eventi di piena al di sopra dei tempi di ritorno trentennali. Gli interventi sono suddivisi in più lotti che prevedono: adeguamento del tombinamento, livellazione dei terreni, realizzazione di muretti di contenimento e di alcune aree di espansione fluviale per contenere le piene ed effettuare la laminazione delle portate.
Profilo ambientale (a cura di Hera): riguarda interventi di risanamento fognario sul primo tratto del tombinamento dal piazzale Leandro Marconi fino ai giardini di Serravalle per una lunghezza complessiva di 1,2 km. Ai margini della sezione del torrente è prevista la posa di due canalette, che raccoglieranno i reflui che saranno poi inviati all’impianto di sollevamento ‘Cesuola’ già collegato al depuratore.
Profilo strutturale (a cura del Comune): è un intervento fortemente connesso con il risanamento fognario. Viste le diverse epoche di realizzazione, i materiali e le strutture sono di diverso tipo e stato di conservazione. È pertanto necessario intervenire anche sulla parte strutturale del tombinamento, anche per omogeneizzare la struttura di appoggio e rendere più coerente e funzionale il sistema di raccolta dei reflui. Si sono definiti vari tipi di intervento per mantenere e/o rinforzare i manufatti esistenti.