Investimenti “green” per la fabbrica dei ricambi

Rispondere alla crisi energetica e delle materie prime puntando sulla sostenibilità e sulla produzione in proprio. È la scommessa di Gb Ricambi Group, azienda saldamente emiliano-romagnola, che si conferma uno dei principali hub della ricambistica per trattori agricoli e macchine movimento terra a livello mondiale e registra un trend positivo delle vendite, in crescita del + 20% rispetto al 2020. «Nel 2022 stiamo portando a termine un piano di investimenti pari a circa 10 milioni di euro, tra magazzino e impianto, di questi, il 20% riguarda il tema sostenibilità – spiega l’amministratore delegato Fabrizio Saporita -. GB ricambi fino a ora si è rivolto principalmente ai ricambisti tecnici e adesso, grazie a un rifacimento integrale dell’e-commerce abbiamo reso molto più agevole il reperimento del prodotto per l’utente. Importantissimo per noi anche l’ampliamento della gamma, che ora si allarga a ricambi non specifici del trattore».
Implementazione dell’e-commerce, ampliamento della gamma, produzione all’interno dei propri stabilimenti, è questa la ricetta anti-cristi di GB Ricambi, che punta forte anche sulla sostenibilità. L’aumento dei costi delle materie prime per Gb Ricambi da inizio anno è stato del +9,71%, mentre i costi per l’energia e il gas sono aumentati del 250%. Per far fronte a questa situazione l’azienda ha creato un nuovo impianto fotovoltaico della potenza di 450 Kw che coprirà il 25% del proprio fabbisogno energetico e ha avviato un’opera di sostituzione dell’illuminazione trasformandola a led.
Dalla nascita nel 1962, quando la produzione era incentrata solo su pezzi intercambiabili per macchine agricole di tipo Fiat, l’azienda ha saputo evolversi costantemente, con una crescita continua. Oggi, conta un fatturato complessivo di 85 milioni di euro nel 2021, una filiale negli Stati Uniti e 8.000 clienti localizzati nei 5 continenti. Per mantenere un controllo più diretto sulla qualità, però, il nucleo della produzione del Gruppo non è mai stato spostato dall’Emilia-Romagna. Qui, oltre al quartier generale di partenza a Nonantola, in provincia di Modena, ha una sede a Ravenna, dove, nel 2000, ha incorporato la storica CGR Ghinassi, azienda altamente specializzata nella produzione di ricambi intercambiabili di tipo Caterpillar.
È questo know how così ben radicato che fa sì che il Gruppo non tema le sfide del futuro, come quelle che dovrà affrontare tutta l’industria italiana della componentistica auto in vista del passaggio alle auto elettriche. «Semplicemente siamo pronti – spiega l’Ad di Gb Ricambi -. Dovremo solo rinnovare l’offerta con nuovi articoli».