Il 2022, per quanto riguarda l’incidentalità all’interno del Circondario, mostra una crescita dell’incidentalità rispetto al 2021 passando dai 404 incidenti ai recenti 438. Tra questi, l’Imolese ha registrato un mortale in meno passando dai 12 decessi di due anni fa agli 11 dell’anno scorso (dieci conducenti di veicoli e un pedone). Il comune che ha subito più mortali è Imola con cinque persone decedute, seguita dalle due di Medicina, Castel San Pietro e Borgo Tossignano. In totale tutti gli incidenti hanno interessato oltre 800 veicoli.
Numeri e tipologie
Per quanto riguarda i veicoli coinvolti a Imola si arriva a oltre la quota di 540. Di questi la stragrande maggioranza sono autovetture (384) seguite da bici e monopattini (63 unità coinvolte), mentre a Castel San Pietro i numeri sono più bassi fermandosi a 113 veicoli coinvolti di cui la maggior parte sono state auto (85). Stessa cosa vale a Medicina con meno di una cinquantina di veicoli coinvolti, di cui 37 sono auto. Nella Valle del Santerno, da Castel del Rio fino a Mordano, dei 26 veicoli coinvolti ben 17 sono auto. A Castel Guelfo dei 16 veicoli le auto arrivano a essere 10, mentre a Dozza dei 31 mezzi coinvolti ben 23 sono auto.
Giorni e orari
Anche nell’Imolese la distribuzione evidenzia che, dal lunedì al venerdì, le fasce orarie a maggior incidentalità sono quelle dalle 8 alle 9, dalle 13 alle 14 e dalle 17 alle 18, gli orari tipici di spostamento per motivi di studio o lavoro. Questo vede il fine settimana avere un orario più tardivo la mattina, dalle 11 alle 12, e più dilatato nel pomeriggio, 15-18. Particolare per i giorni di sabato e domenica, è la maggior incidentalità notturna, dalle 22 alle 5 del mattino. Venerdì è il giorno in cui è più rilevante il numero di incidenti, sabato quello con il maggior numero di morti. Gli intervalli orari tra le 17 e le 18 sono comunque i più critici in termini di rischio di incorrere in incidente stradale.
Dove e come avvengono
La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro seguita dal tamponamento, la più pericolosa in termini di vittime è però l’urto con veicoli e ostacoli. La maggior parte degli incidenti si verifica in un contesto urbano, seguito dall’extra-urbano e infine in autostrada. Stessa situazione si rispecchia nella mortalità per incidente. La maggior parte degli incidenti mortali e non avviene percorrendo rettilinei, tipologia di strada che raccoglie il maggior numero di decessi, seguiti dagli incrocio e poi in curva. Tra le strade la via Emilia e la Montanara continuano a essere tra quelle con il maggior numero di sinistri.