La valle del Tramazzo è ancora alla ricerca di un medico di base. Sono 700 le persone che al momento non hanno un punto di riferimento e intanto la prima cittadina di Tredozio chiede una deroga per permettere di esercitare temporaneamente ai medici in attesa di specializzazione. «Si tratta di cittadini in gran parte di Tredozio, oltre che di Modigliana, e per lo più anziani, che ad oggi sono senza medico di base – afferma la sindaca Simona Vietina –. La richiesta da parte mia e del sindaco Dardi è caduta nel vuoto: i medici attualmente in servizio a Modigliana hanno scelto di non accogliere altri pazienti. Capisco perfettamente che l’Ausl non ha alcuna colpa e che anzi sta lavorando congiuntamente con le nostre Amministrazioni locali per trovare una soluzione coinvolgendo anche i referenti sanitari a livello regionale. E apprezzo la soluzione della ricetta dematerializzata che arriverà direttamente in farmacia a Tredozio ma serve un medico in paese che possa servire gli “orfani”».
La richiesta
Da questa necessita la proposta. «Da mesi si parla di maggiore attenzione ai territori disagiati a livello nazionale e oggi una mezza vallata non ha un medico di famiglia – aggiunge la prima cittadina –. Mi sono confrontata sul tema con la Regione e ho chiesto al sottosegretario Davide Baruffi una deroga per permettere agli oltre 6mila laureati in medicina in attesa di specializzazione di esercitare temporaneamente come medici di base. Potrebbe essere l’unica soluzione percorribile nel breve periodo». Proprio venerdì si è tenuta una riunione di emergenza sanitaria con i tre medici rimasti in servizio, le istituzioni e l’Ausl Romagna per verificare lo stato dell’arte a seguito delle dimissioni della dottoressa Michela Baldini, in carica da tre mesi. «Comprendo che figure professionali come i medici di base siano provati dopo due anni in cui sono stati costretti a sforzi titanici a causa del Covid – conclude Vietina –. Trovo terribile che tanti cittadini, in larga maggioranza in età avanzata, siano costretti ad andare a Rocca San Casciano che dista oltre 30 minuti in auto da Tredozio lungo una strada non semplice, a Faenza impiegando non meno di 45 minuti con i mezzi pubblici o a Brisighella. La loro colpa? L’età che non gli ha permesso di effettuare il cambio medico online in tempi brevi e ora si sentono dire dal Cup che non c’è disponibilità nelle vicinanze. Inoltre nei prossimi 18 mesi sono previsti altri pensionamenti: il problema diventerà ancora più grave e migliaia di persone saranno prive di un servizio così essenziale».