Un muro sfondato, una porta blindata divelta e molti armadietti forzati. Tutto per un tablet, e un messaggio beffardo siglato con tanto di smile, cuoricini e nuvolette lasciato sulla lavagna di una classe della scuola primaria Rubri, a Zolino, dopo l’incursione nella notte di lunedì. «Vi do un consiglio per la vita, studiate da subito e non all’ultimo momento. Un grande abbraccio. Alla prossima». «Oltre il danno la beffa», commenta la dirigente scolastica Teresa Cuciniello, preside anche della scuola dell’infanzia di Pontesanto che è stata oggetto nei giorni scorsi di un simile episodio. «In passato si erano verificate delle effrazioni, principalmente dovute alla presenza delle macchinette per l’acqua e il caffè. Dopo il Covid però, per cui erano state rimosse, non le ho fatte rimettere e non c’erano stati altri episodi. In ogni caso mai di questo tenore». All’arrivo degli studenti, «la classe di fronte all’aula coinvolta è stata spostata in mensa per il tempo necessario a sistemare il tutto».
A mani vuote
Per i probabili ladri più che vandali in realtà non è stato un ricco bottino, anzi. «L’unico oggetto che è stato rubato è un tablet della mensa, in realtà della Camst – spiega Cuciniello, raccontando la scena cui le collaboratrici scolastiche hanno assistito all’arrivo lunedì mattina, il 13 marzo, sulle 7.30 –. Probabilmente sono entrati dalla porta antipanico della mensa, il cui vetro risulta lesionato. Hanno rotto i lucchetti degli armadietti nel corridoio al piano terra, in cui le insegnanti tengono il proprio materiale, un armadietto nell’antibagno che contiene solo dei detergenti e quello nell’androne della scuola in cui si trova parte della documentazione». «Forse cercavano del contante, questo è periodo di gite e magari erroneamente pensavano di trovare dei soldi – ipotizza la preside –, o forse le chiavi dell’aula di informatica, che ha la porta blindata». Non trovandole, i protagonisti dell’incursione hanno divelto la parte in legno della blindata senza riuscire ad aprirla: «Allora hanno realizzato un foro nella parete di cartongesso sufficiente ad entrare, ma non hanno preso nulla».
Sistemi di sicurezza
Purtroppo la scuola non è dotata di telecamere né di un sistema di allarme. «Due anni fa sono stati effettuati dei lavori dopo i quali avevamo richiesto di ripristinare l’allarme, ma i tempi si sono allungati – prosegue Cuciniello –. Ripresenterò la richiesta, come ho fatto per Pontesanto, e valuteremo se procedere anche con quella per le telecamere, tenuto conto della normativa». I Carabinieri, a cui è stata formalizzata la denuncia ieri mattina, «ipotizzano siano stati dei ragazzi giovani ma non c’è nulla di certo. Spero non ci saranno presto altri casi», conclude Cuciniello.