Imola, un mese e 300mila euro per ripulire il Santerno

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Da qualche giorno sul lungofiume a Imola si notano cataste di tronchi, di rami spezzati, di fronde ancora verdi. Ammucchiate mentre le ruspe ripuliscono gli argini del Santerno che, al contrario di quanto ci si aspetterebbe con la bella stagione, oggi si mostrano in buona parte spogli e grigiastri, del colore del fango che si è seccato. L’eredità delle alluvioni e dell’ultimo forte vento è ancora visibile e l’amministrazione comunale sta lavorando in vista di una scadenza improrogabile sul calendario. L’autunno.

Un mese di lavori

«La pulizia dei tronchi proseguirà per tutto il mese – spiega il sindaco di Imola Marco Panieri, che sta seguendo i lavori in prima persona –. Nel frattempo, abbiamo chiesto alla Regione particolare attenzione su alcuni tratti dei fiumi Sillaro e Santerno». Si tratta di interventi che costeranno circa 300.000 euro in “somma urgenza”, a cui vanno aggiunti quelli su cui dovrà pronunciarsi il commissario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo.

Gli argini

«Per quanto riguarda i tratti di nostra competenza stiamo ripulendo i tronchi e i residui che si sono accumulati ai lati del fiume e che con l’ultimo stravento sono aumentati. Avevamo già investito circa 300.000 euro dal 2020 ad oggi, prima dell’alluvione, per la pulizia generale – ha spiegato Panieri –. Ora stiamo compiendo diversi interventi per ripulire la città e tornare alla normalità. Si tratta della pulizia dei tronchi lungo il fiume, che sono i più visibili, ma anche nei parchi, ad esempio nel parco delle Acque Minerali. In tutto abbiamo stimato possano ammontare intorno ai 250.000 euro in somma urgenza. La maggior parte è stata fatta ma proseguiremo. C’è da considerare anche che il reperimento sia delle macchine che degli uomini, cioè del personale specifico, è complesso in questo periodo perché non siamo i soli a farne richiesta», ha precisato il sindaco. A questi bisogna aggiungere altri «50.000 euro per una pulizia un po’ più approfondita del fiume che ha accumulato molti detriti con la fiumana, per prepararci al periodo autunnale e invernale».

Spazzate e San Prospero

Le competenze in campo non sono infatti solo comunali: tra i soggetti interessati ci sono anche la Regione Emilia-Romagna e il Demanio: «Abbiamo richiesto alla Regione un impegno di pulizia con una maggiore attenzione in alcuni tratti dei fiumi Sillaro e Santerno – ha aggiunto Panieri –. Per il Sillaro nel tratto della rottura, prima e dopo Spazzate, mentre per quanto riguarda il Santerno nell’area di San Prospero. Va ribadito, e ne siamo consapevoli, che quella pioggia è stata veramente eccezionale».

Pronto, Figliuolo?

«Per la pulizia del fiume abbiamo anche richiesto la possibilità di effettuare vari interventi più complessi. Abbiamo, cioè, indicato le iniziative che andremmo a fare nel quadro previsto con la Regione – ha infine spiegato Panieri –. Finora però non abbiamo ancora ricevuto le risorse né una indicazione pratica. Aspettiamo ancora dal commissario degli input puntuali».

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