Imola, nel 2023 oltre cento nuovi alloggi di edilizia popolare

Il welfare, le politiche, l’abitare sociale sono solo alcuni degli ambiti su cui il Comune intende continuare a puntare per questo 2023. Nel primo vero anno del post Covid l’amministrazione ha in campo diverse azioni per proseguire a mantenere alti e costanti i livelli di servizio socio-assistenziali nel territorio. Basti pensare che il bilancio vede una spesa di oltre 11,4 milioni di euro per le politiche sociali.
Abitazioni Erp
«Il bilancio ci impegna su alcuni fronti tra cui, quelli che competono il mio assessorato – sottolinea l’assessora al Welfare, Daniela Spadoni –, vedono tra i primi ambiti quello della conclusione della graduatoria del bando Erp, che finalmente uscirà ad aprile in modo completa. Oltre a essere una buona base per la riflessione sulla struttura sociale del nostro territorio, sarà anche una buona riflessione per vedere se le risorse che ci ha consegnato la Regione saranno sufficienti. Di sicuro a queste aggiungeremo quelle dell’avanzo comunale dell’anno scorso, indirizzate al bando utenze, che arrivano a circa 250mila euro e serviranno per coprire coloro che hanno fatto richiesta di contributo per l’affitto». Stando a quanto emerge la situazione di richieste di contributo è serie. Le domande infatti crescono. «Se l’anno scorso furono 845 solo per la città di Imola – sottolinea l’assessora – quest’anno siamo arrivati a 1.220. Per questo siamo tenuti a mettere da parte soldi per rispondere alle esigenze delle famiglie e della popolazione».Cantieri Erp
Sull’ambito degli interventi fisici sugli stabili l’assessora ci tiene a sottolineare come «tutti i cantieri legati al Pnrr stanno procedendo. Sia quelli legati all’efficientamento energetico, in avanzata fase di realizzazione, sia quelli importanti, non solo dal punto di vista del numero degli alloggi che sono oltre un centinaio, legati agli interventi di via Galilei, via Callegherie e via Puccini».Mediazione condominiale
Con il progetto Costruire comunità si cerca di dare nuove risposte a bisogni ormai noti. In concreto «quest’anno – spiega Spadoni – metteremo in campo un nuovo servizio che è quello di mediazione condominiale partendo da alcuni condomini presenti in città che presentano situazioni complesse, cioè particolarmente ricche di fragilità, in cui gli inquilini vivranno direttamente un progetto che possa permettere di riappropriare dei loro spazi e con percorsi educativi possano prendersene cura».Centri sociali
Un altro ambito fortemente monitorato e assecondato è quello relativo ai Centri sociali. «Fortemente colpite dalla pandemia – sottolinea Spadoni – adesso cercheremo di rivitalizzare e rimettere al centro la loro importanza socializzante con una sorta di festa dei quartieri per riuscire a dare uno sfondo reale ai tavoli che abbiamo costruito nei quartieri e per fare vedere alla cittadinanza la forza che le associazioni presenti sul territorio mettono in campo a favore di tutti».Altri ambiti
Altro ambito è «il lavoro che stiamo facendo con la consulta del volontariato che ci permetterà di ammodernare e quindi modificare il regolamento. Mentre sugli anziani lavoreremo per la ristrutturazione fisica degli spazi a loro dedicati sia per la ristrutturazione dei servizi che permettano di allungare la vita in autonomia e in sintonia con le loro specificità per chi vive situazioni di handicap. Infine – termina – è partito anche il tavolo Alzheimer, un’ulteriore risposta alle esigenze del territorio e della popolazione».Arriva il bando per l’affidamento del servizio di bike sharing a flusso libero nel territorio del comune di Imola. Un appalto da 120.642 euro, con le offerte che devono essere presentate entro il 5 aprile attraverso la piattaforma Intercent-Er. Il requisito imprescindibile per le società che si candideranno è quello della «esecuzione negli ultimi tre anni di servizi analoghi a quello oggetto del presente appalto presso almeno cinque enti pubblici o privati per un importo complessivo non inferiore a 80mila euro».
Agli aspiranti gestori il Comune chiede la «fornitura, distribuzione, manutenzione e mantenimento in efficienza di 50 biciclette standard e di 100 e-bike sull’intero territorio comunale», un «servizio continuativo tutti i giorni dell’anno 24 h su 24 h» e il «reintegro immediato delle biciclette in caso di furto». Seguono l’«utilizzo del servizio tramite app con modalità di pagamento facilitata per il cliente attraverso smartphone e tariffazione differenziata in base all’area di utilizzo del servizio e/o all’orario», e la «gestione e regolamentazione del servizio in grado di distribuire ed ottimizzare la fruizione dello stesso e del parco biciclette mediante applicazioni tariffarie differenziate». Un’altra novità è quella di «prevedere aree dove non è consentita la sosta delle biciclette». Inoltre, il Comune «intende riservarsi il diritto di individuare ulteriori aree in un primo luogo non individuate, per le quali, a seguito di segnalazioni, si ravvisasse l’esigenza di impedire la sosta delle biciclette».
La durata dell’appalto è di 12 mesi. Il Comune, però, si riserva la facoltà di rinnovare il contratto, alle medesime condizioni, per il periodo ulteriore di 12 mesi più eventuali ulteriori 12 mesi (quindi un massimo di tre anni). Il servizio deve essere attivato entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto. Dovrà fin da subito essere operativa una flotta della dimensione minima di 50 biciclette standard e 100 e-bike. E durante lo svolgimento del servizio dovrà essere garantita la fruibilità di almeno il 90% dei mezzi. L.B.