Ruspe in azione nella cosiddetta tribuna ecologica della curva Tosa dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari per l’intervento di manutenzione straordinaria e di riqualificazione da circa tre milioni e 690mila euro che si punta a realizzare in tempo utile per accogliere nel miglior modo possibile il pubblico del Gran Premio dell’Emilia-Romagna di Formula 1 in programma per il 21 maggio. «Abbiamo la necessità di adeguare la struttura ai tempi – osserva Pietro Benvenuti, direttore generale del circuito sulle rive del Santerno –. E vogliamo avere la possibilità di renderla sempre fruibile e alla portata di tutti per i prossimi venti/trenta anni».
Proprio in questa ottica, giovedì prenderà il via la quarta edizione del master professionalizzante di secondo livello in “Sustainable and Integrated Mobility in Urban Regions” organizzato dall’Università di Bologna (ma che si svolgerà interamente a Imola) con la partecipazione di Formula Imola e dell’Aci-Automobile Club d’Italia.
Vista privilegiata
I lavori alla tribuna ecologica della Tosa, con i gradoni di legno in evidente stato di degrado dopo molti anni di abbandono e di incuria, sono la priorità assoluta sia per Formula Imola che per il Con.Ami, che per accelerare i tempi ha aggiornato il proprio Piano degli investimenti 2022-2024 già il 3 novembre dello scorso anno. In occasione della gara del 24 aprile 2022, infatti, lo spazio è rimasto inaccessibile al pubblico: dai posti nelle due Tribune B e nella più retrostante Tribuna 5 si saltava direttamente al prato dalla parte opposta. Il versante a monte del rettilineo in uscita dal tornante della Tosa in direzione della doppia curva a sinistra della Piratella è un punto panoramico da dove è possibile tenere d’occhio un lungo tratto della pista, e dunque con delle grandi potenzialità da sfruttare sia per accrescere la disponibilità di posti a sedere, sia per offrire un ulteriore punto di vista privilegiato agli spettatori.
Master universitario
Nell’attesa della presentazione del calendario degli appuntamenti per il nuovo anno (il settantesimo del circuito) e della ricerca completa sull’indotto che l’autodromo ha generato lo scorso anno (l’anteprima si è concentrata sulla Formula 1, sul concerto dei Pearl Jam e sulla mostra scambio del Crame), giovedì comincerà il corso di alta formazione della durata annuale che prevede che la maggior parte delle lezioni dei mesi di febbraio e di marzo si svolga “in pista”. «Non esclusivamente motorsport, ma molto altro – commenta Benvenuti –. E, perché no, arrivare a una sede più fissa per l’università. Iniziamo a dare un po’ di “stabilità” alla struttura per renderla fruibile anche per altri eventi. L’obiettivo è questo. Già che abbiamo la struttura, la dobbiamo sfruttare quanto più possibile. Non solamente per un appuntamento dedicato all’anno o per eventi particolari».