Imola, la discarica Tre Monti scalda gli animi della politica
Clima teso ieri a Imola in Consiglio comunale dove, in apertura, il sindaco Panieri ha informato l’aula sulla decisione della Giunta regionale di dare il via libera al completamento della sopraelevazione del 3° lotto della discarica Tre Monti di via Pediano. Una scelta dettata anche dalla necessità di smaltire i rifiuti urbani indifferenziati generati dall’emergenza alluvionale (parte dei Comuni del ConAmi, di cui fanno parte anche tutti quelli del Circondario imolese ed altri come Forlì, Cesena e Budrio). «Parliamo di poco meno di 200 mila tonnellate di rifiuti urbani e non speciali, provenienti esclusivamente dalle zone alluvionate, che andranno così a coprire l’intera capienza della sopraelevazione del 3° lotto - ha confermato Panieri, ribadendo quanto già detto mercoledì in un comunicato stampa -. L’impianto poi sarà chiuso non oltre il 31 dicembre 2024 e con questo processo finisce la storia della discarica Tre Monti. Qualsiasi ipotesi di realizzazione di un 4° lotto, infatti, è inesistente, come già espresso dal Comune».
E sulle risorse economiche per i disagi che si verranno a creare «alla città di Imola spetteranno circa 2 milioni di euro - dettaglia il sindaco - che saranno messi a disposizione delle aree limitrofe in via Pediano e per altri lavori come la nuova rotatoria sulla via Emilia nella frazione di Zello, oltre ad interventi per la sicurezza del territorio».
Senza dimenticare «il piano di sorveglianza sanitaria da parte dell’Ausl di Imola e il monitoraggio ambientale di Arpae che ripartiranno - ha aggiunto l’assessora all’Ambiente, Elisa Spada -, i cui report saranno consultabili anche dai cittadini».
Una decisione, vista da alcuni partiti della maggioranza (Partito Democratico e Imola Corre su tutti) anche come uno slancio di solidarietà verso i comuni vicini, ma che invece è stata contestata fermamente dagli esponenti dell’opposizione, i quali con toni accesi hanno ribadito a più riprese il loro dissenso.