Imola, una folla commossa per l'addio al medico travolto e ucciso. L'investitore: "Sono devastato"

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Una folla commossa di colleghi ed ex pazienti, oltre che di amici del medico Antonio Vilardi e della sua famiglia, si sono alternati fino alla tarda mattinata di ieri alla camera mortuaria di Imola. Un ultimo straziante saluto al collega e professionista stimato e amico di tutti. L’occasione per stringersi intorno alla famiglia, anche il padre è medico, che dalla Calabria è venuta a riprendere la salma del figlio morto tragicamente nell’incidente di venerdì notte che ha scosso tutta la città. Il feretro è poi partito ieri alle 14 alla volta di Bisignano, in provincia di Cosenza, dove oggi pomeriggio si svolgerà il funerale a cui parteciperanno anche alcuni colleghi di Imola: il primario Carlo Impallomeni, suo mentore, il medico Massimo Palmonari e un ferrista che vogliono accompagnare l’amico e collega fino all’ultimo passo del suo viaggio così drammaticamente interrotto. Andranno solo loro perché l’ortopedia non può fermarsi, per questo nelle prossime settimane anche gli altri colleghi ai quali tocca restare stanno pensando a una messa in Duomo in sua memoria.

L’investitore

Ieri mattina si è anche svolta l’udienza di convalida dell’arresto del 24enne imolese che ha investito il medico all’altezza del semaforo fra via Salvo D’Acquisto e vile D’Agostino e che è risultato positivo all’alcoltest quindi accusato di omicidio stradale. Il giudice ha convalidato l’arresto ma non ha accolto la richiesta della Procura rispetto alla misura cautelare degli arresti domiciliari (nell’immediatezza, dopo l’incidente, il ragazzo era stato arrestato e portato in carcere dove è rimasto fino a ieri mattina) e quindi ha rimesso in libertà l’indagato in attesa del processo. Come sostenuto dalla difesa affidata all’avvocato imolese Alberto Padovani «oggi non si celebrava il processo ma si analizzavano le ragioni della custodia cautelare e, pur di fronte alla grande tragedia, non sussistono le esigenze cautelari perché non vi è pericolo di fuga, inquinamento prove o reiterazione del reato, la sua auto è stata sequestrata e la patente ritirata con una possibile revoca successiva». La data di inizio del processo per omicidio stradale non è ancora stata fissata. «Il mio cliente è devastato da quanto accaduto – dice l’avvocato difensore – si rende conto della tragedia che ha involontariamente causato ed è distrutto per questo. Nel frattempo è stato avviato tutto il percorso assicurativo che certo è una piccola goccia e non potrà mai saldare una così grave perdita».

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