Imola, "Fausto Gresini nel suo gruppo di lavoro era un padre" VIDEO

Archivio

Nel secondo anniversario della scomparsa di Fausto Gresini a causa del Covid, ieri pomeriggio Imola si è stretta attorno al suo campione. E lo ha fatto davanti al murales che il disegnatore imolese Andrea Pelliconi, conosciuto come “Fungo”, ha realizzato sulla parte interna del cancello di ingresso della ex Variante alta dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, intitolata a Gresini il 12 settembre di due anni fa, e che riproduce la sua esultanza dopo una vittoria nel 1987, l’anno in cui ha conquistato il secondo titolo mondiale nella classe 125. «Sono veramente onorato di aver fatto questa cosa per lui – racconta Pelliconi –. Non lo conoscevo bene, però faceva il meccanico quando comprai il Ciao. Uno che ce l’ha fatta, partendo da zero. È difficile. Ma lui proprio è partito da zero ed è arrivato a vincere come pilota, a vincere come manager».

«Pilota e uomo»

«Lo ricordo come pilota e come uomo – aggiunge don Pierpaolo Pasini –. Un suo collaboratore nella Gresini Racing una volta mi ha detto che i più giovani, quelli più giovani che lavoravano con lui, lo consideravano come un padre. Credo che valga la pena ricordarlo in tutte le sue dimensioni. E con la gratitudine e l’onore di essere di Imola. È una ricchezza che non dobbiamo dimenticare. Questo murales sia per noi ricordo della significativa personalità di Fausto e che questo segni un terreno e una strada anche per tutti noi, in particolare per i giovani». «Siamo felicissimi che insieme al Comune sia stato possibile ricordarlo con questo murales – continua Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola –. Fausto che non è solo il campione che tante volte ci ha fatto gioire, è anche stato un consigliere di amministrazione di Formula Imola e soprattutto un grande amico. Lo ricorderemo sempre con tanto affetto». «Grazie Fausto, per quello che ci hai lasciato e quello che ci hai anche insegnato come città, come comunità – prosegue Marco Panieri, primo cittadino –. Fausto sorridente, campione, che ci insegna come nella vita e nello sport bisogna dare sempre il massimo e cercare di stringersi nella propria comunità».

«Lustro per Imola»

«È per noi un grande onore l’intitolazione di questa curva e questo tributo per ricordarlo – commenta Nadia Padovani, moglie di Fausto Gresini, che gli è subentrata come titolare e team manager –. Spero che anche per la città sia una bella opera, che possa dare ancora più lustro alla città di Imola e al suo autodromo». Il murales “dialogherà” con la stele posta al di qua della recinzione, lungo via dei Colli, il giorno dell’intitolazione della curva. A Gresini è stata intitolata anche, nell’agosto dello scorso anno, la tensostruttura della pista polivalente del centro sociale La Tozzona del quartiere Pedagna, di cui lui era un frequentatore assiduo.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui