Imola, è emergenza negozi. Nel 2022 ben 106 attività in meno

Prosegue l’emorragia commerciale nel territorio imolese. Stando a quanto evidenziano i dati ufficiali delle Camere di commercio, il saldo tra nascite e chiusure di aziende e negozi, nel 2022, segna un ulteriore aggravio, si arriva infatti a -106 unità. Se per le associazioni di categoria «servono misure tempestive a sostegno del comparto» per l’amministrazione comunale «il lavoro per rendere vivo e attrattivo il centro storico, e quindi i negozi e pubblici esercizi, continua».

Azioni del Comune

Su questo tema è l’assessore al centro storico, Pierangelo Raffini a fare il punto della situazione. «Potenziare la sicurezza, il decoro urbano, riqualificazione degli spazi, organizzazione di decine e decine di eventi da aprile a dicembre, venire incontro alle richieste degli operatori con aiuti e, quando possibili, e interventi sono solo alcuni degli ambiti operativi che mettiamo in campo per dare una risposta il più possibile efficace sul tema».

Se il bilancio tra nascite e chiusure delle attività commerciali, da anni, non è positivo per Raffini «la colpa non può essere data esclusivamente al livello locale. Anzi – rimarca – proprio per dimostrare come a livello comunale l’impegno non manchi, questa amministrazione sta puntando molto sul centro cittadino. Lo facciamo e lo faremo mettendo in campo anche interventi di recupero di spazi, come l’ex casa del fascio e l’area del comune nuovo, con arredi urbani, studi e modifiche dei flussi per la vivibilità». Come ci tiene a rimarcare l’assessore l’operato municipale, «finanziando inoltre una miriade di eventi, sia locali che di respiro nazionale e internazionale. Infine per quanto ci riguarda entro breve rifaremo i bandi per il Dulcis e l’ex Bacchilega, realizzeremo il nuovo regolamento per le vetrine sfitte perché ognuno, nei suoi ruoli, deve fare la propria parte per il bene del centro e della città».

I dati

L’andamento nell’Imolese è in linea, negativa, con i dati regionali. L’anno scorso sono nate 59 imprese e ne sono cessate 165 con un saldo negativo di 106 imprese. Nel comune di Imola nel 2022 sono nate 33 imprese e cessate 76, con un saldo di 43. Nel comune d Castel San Pietro l’anno scorso sono nate 8 imprese e cessate 35 (-27). Un trend ormai purtroppo consolidato negli ultimi anni che sta mettendo sull’attenti associazioni visto il risvolto negativo che comporta, in termini di presidio e decoro dei centri urbani, e di innalzamento della “povertà”. Una situazione che rispetto anche solo a quattro anni fa denota una propensione all’imprenditorialità diminuita.

Emorragia storica

Nel complesso la rete distributiva si sta ridimensionando in modo omogeneo su tutto il territorio imolese. Qui le imprese attive nel commercio al dettaglio sono 2063 (dato al 31 dicembre 2022), contro le 2.297 del 2012, con una diminuzione, in dieci anni, di 234 unità pari 10,2%. A Imola le imprese attive nel commercio si riducono da 1.182 (dato al 31 dicembre 2022), a 1.096, 86 imprese in meno, con una riduzione del 7,2%.

A Castel San Pietro le imprese attive nel commercio si riducono da 402 (dato al 31 dicembre 2022) a 345, 57 imprese in meno, con una riduzione del 14,15%.

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