«Non esiste alcun dubbio che le attività di allenamento e preparazione organizzate e gestite dalla società ad ogni livello, da quello amatoriale e ludico-sportivo a quello agonistico, si siano sempre svolte e si svolgano nell’assoluto rispetto di ogni singola allieva e allievo». La presidenza della Biancoverde Imola Ginnastica artistica respinge su tutti i fronti le accuse di maltrattamenti che quattro sue atlete classe 1994, 1999, 2003 e 2011 hanno rivolto a un’allenatrice storica della società a seguito di episodi che si sarebbero verificati quattro anni fa. Fatti che le giovani hanno denunciato alla Procura di Bologna, grazie al sostegno dell’associazione ChangeTheGame (a capo dell’inchiesta con l’ipotesi di reato di violenza su minori c’è il pm Augusto Borghini), così come alla Procura federale, che ha ascoltato anche sette testimoni che avrebbero assistito agli abusi verbali e fisici.
«Stupore e amarezza»
Delle denunce la presidenza della Biancoverde «ha appreso da testate giornalistiche locali e nazionali», fa sapere la società attraverso una nota, e «tale notizia ha destato profondo stupore e amarezza». Gli allenamenti e la preparazione hanno come «primario obiettivo di promuovere ed esaltare i valori fondamentali dello sport e la qualità dell’insegnamento, come testimoniato dalla storia della società». In particolare, aggiungono, «l’allenatrice coinvolta è una professionista di spiccata esperienza, con una formazione di altissimo livello, che ha dedicato la propria vita all’insegnamento della ginnastica nel profondo rispetto di ciascuno dei suoi allievi». Insomma,
«una persona ben diversa da quella descritta dagli articoli di giornale e certamente estranea ai comportamenti di cui si è letto, peraltro profondamente lesivi anche della reputazione della Biancoverde».
Indagini in corso
In merito all’indagine in corso, «la società è ben consapevole del fatto che l’avviso di garanzia ricevuto dall’istruttrice rappresenti un atto dovuto – prosegue la presidenza della Biancoverde – e, nel manifestarle tutto il suo massimo supporto e fiducia, auspica che questa vicenda possa concludersi quanto prima nel migliore dei modi». E «a tutela della propria onorabilità ed immagine, è pronta ad intraprendere ogni azione legale contro chiunque arrechi danno alla società stessa». L’allenatrice è difesa dagli avvocati Carlo Machirelli e Silvia Villa, che si dicono sicuri della correttezza del suo operato.