E’ stata finalmente fissata una data per l’assemblea dei soci della Cavim che sarà chiamata ad approvare il bilancio consuntivo del 2021 della cooperativa, che ha già ricevuto il via libera da parte del consiglio di amministrazione. L’appuntamento è per il pomeriggio di mercoledì 5 aprile. Da più parti, però, c’è la speranza di poter arrivare a quell’assemblea non solamente per parlare di numeri e di conti, ma anche per condividere qualche informazione più sicura e approfondita sul futuro dell’azienda. E una lettera che il cda ha recapitato ai soci pochi giorni prima della convocazione induce all’ottimismo.
Risultati in linea coi precedenti
Anticipando la tendenza che il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 luglio 2022 evidenzia, al di là dei numeri che verranno resi noti nel corso dell’assemblea, «i risultati permettono di determinare la valorizzazione dei conferimenti di uve della vendemmia 2021 in linea con quelle degli anni precedenti», rassicura il consiglio di amministrazione. E tutto questo «nonostante fatti e atti, su cui sono in corso accertamenti, che non appartengono alla gestione caratteristica e incidono sul patrimonio della cooperativa».
Squilibrio reversibile
Inoltre, «il cda redigerà entro il mese di marzo il quadro aggiornato della situazione economico-patrimoniale al 31 gennaio 2023 – si legge ancora nella lettera inviata ai soci –, per evidenziare la consistenza del patrimonio della cooperativa a sostegno della risoluzione della momentanea e reversibile situazione di squilibrio finanziario». Ma anche e soprattutto «per tutelare il patrimonio della stessa, qualora leso da comportamenti illeciti».
Vendemmie 2021 e 2022
Oltre all’approvazione del bilancio consuntivo della Cavim del 2021 e all’esposizione della situazione economico-patrimoniale della cooperativa al 31 gennaio 2023, l’assemblea dei soci sarà anche l’occasione «per informare sull’utilizzo degli strumenti più idonei a corrispondere quanto dovuto per i conferimenti delle vendemmie 2021 e 2022», conclude il consiglio di amministrazione.
Avanti a passo spedito
La mancata approvazione del bilancio consuntivo 2021 dell’azienda ben oltre la scadenza fissata dalla normativa era una fra le principali preoccupazioni dei soci della cooperativa alla vigilia dell’assemblea informativa che il collegio dei revisori aveva convocato il 29 gennaio scorso e che si è conclusa con una fumata nera. Nonostante le posizioni contrapposte dei soci e del presidente, però, c’era già l’impressione che la situazione si sarebbe potuta sbloccare entro un mese e mezzo, prima di tutto con la convocazione dell’assemblea dei soci, e successivamente con la presentazione e la discussione di proposte per assicurare la continuità aziendale. La mancata approvazione del bilancio consuntivo 2021 della Cavim non era, però, la sola preoccupazione dei soci della cooperativa. L’attesa, infatti, si sommava alle dimissioni del vicepresidente Andrea Bofondi e di un altro consigliere di amministrazione, nonché al licenziamento del direttore generale Matteo Vingione. Sul primo di questi due versanti, in particolare, il consiglio di amministrazione ha già deciso di portare avanti il proprio lavoro con nove componenti invece che con gli undici originali. In generale, però, il comprensibile desiderio di sapere da parte dei soci si era “scontrato” con il basso profilo e la riservatezza che il presidente Maurizio Baldisserri ha – come spiegato al Corriere Romagna all’indomani dell’incontro informativo del 29 gennaio – volutamente deciso di mantenere per non dare un risalto eccessivo ad alcune notizie che avevano cominciato a circolare e che nella realtà erano imprecise e contenevano dati non veritieri, creando un allarmismo inutile. Basso profilo e riservatezza non solamente per le questioni legali in corso, ma anche per non compromettere i rapporti con le banche e i fornitori, e i contatti e le relazioni con chi potrebbe essere interessato a sostenere la cooperativa in futuro.
