Imola, cantieri e traslochi nelle scuole prima dell'apertura

Novità importante per gli studenti dell’Istituto tecnico chimico Ghini che, dall’inizio del nuovo anno scolastico previsto per il 15 settembre, svolgeranno le attività didattiche nell’ex convitto dell’Istituto agrario Scarabelli. A confermarlo è il dirigente scolastico Gian Maria Ghetti che ha precisato come «i lavori siano in fase di conclusione». Nel 140° anniversario dell’Istituto agrario si chiude così un cantiere da circa 7 milioni di euro durato diversi mesi tra mille difficoltà (come l’aumento dei costi delle materie prime su tutte) che consentirà quindi a circa 300 studenti di traslocare dalla sede del Ghini di viale D’Agostino in via Ascari.
Nuovo polo liceale
L’atteso trasloco si collega direttamente ad un altro importante progetto di edilizia scolastica: il nuovo polo liceale in viale D’Agostino. Un investimento da 9 milioni di euro della Città metropolitana che vedrà, con i lavori al via in autunno, la realizzazione di un edificio di due piani con tanto di palestra, al servizio in orario extrascolastico anche delle società sportive. Sarà la nuova casa del Liceo classico Rambaldi, ad oggi in via Garibaldi, e del Liceo linguistico, economico-sociale e delle scienze umane Alessandro da Imola che si trova invece in via Manfredi, ma non del Liceo scientifico Valeriani che rimarrà sempre in via Guicciardini.A realizzare la nuova palazzina sarà la Domus aurea Consorzio stabile Società consortile a.r.l di Agrigento. Stessa ditta che una volta ultimato questo cantiere provvederà a demolire il fabbricato che ospita i laboratori didattici adiacente all’immobile dell’Istituto Ghini e la passerella pedonale di collegamento. «Si stanno verificando le tempistiche – fa sapere il sindaco, Marco Panieri –. I lavori partiranno comunque in autunno, indicativamente tra fine settembre e inizio ottobre». La conclusione del cantiere è invece prevista nell’estate 2025.
Medie Andrea Costa
Disagi alla scuola media Andrea Costa dove circa 150 alunni, per un totale di sette classi, saranno costretti a sentire la prima campanella dell’anno altrove e non nella sede di via Pio IX. Il motivo? Come precisato da Area Blu, il cantiere da più di un milione di euro per il miglioramento sismico della sede storica della scuola andrà avanti fino a fine 2023. «Quattro classi saranno trasferite alle elementari Cappuccini in via Villa Clelia (sempre dell’Istituto comprensivo 6), mentre le restanti tre nelle aule all’Oasi Santa Teresa in viale Cappuccini – precisa l’assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari –. Entrambe le sedi sono le più vicine alla scuola media Andrea Costa».Altri cantieri
Tutto come da cronoprogramma, invece, per il momento, riguardo agli altri cantieri scolastici aperti. Entro l’inizio delle attività didattiche termineranno i lavori da 93mila euro per il rifacimento del blocco servizi e l’abbattimento delle barriere architettoniche nel plesso Carducci, così come gli interventi di manutenzione ed efficientamento energetico da 290mila euro nella scuola dell’infanzia Campanella e quelli di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza da 385mila euro nella scuola media Valsalva.«Il rischio più che concreto è che l’asilo nido e la scuola materna non siano pronte come da noi auspicato nell’estate 2024, ma soltanto in autunno, quindi purtroppo ad attività didattiche già iniziate». Così il vicesindaco di Castel San Pietro, Andrea Bondi, commenta il notevole ritardo dei lavori per il nuovo polo scolastico della frazione di Osteria Grande. Cantiere aperto nel maggio di un anno fa vicino al Centro civico di via Broccoli, per un progetto costato 6 milioni di euro finanziato dall’Inail (che segue direttamente il cantiere), a cui il Comune riconoscerà un canone di locazione del 3% all’anno per 20 anni. «Ad oggi faccio davvero fatica a fornire date di fine lavori e certezze – prosegue Bondi –. Posso dire però che non è mai semplice spostare delle classi in quel periodo dell’anno. L’estate invece sarebbe stata perfetta, perché avremmo potuto pulire e arredare gli spazi e senza fretta farci entrare gli alunni a settembre».
Se il primo stralcio va avanti, seppur molto a rilento, la seconda parte del progetto, ovvero quegli interventi da 9/10 milioni di euro per realizzare la nuova scuola elementare, la palestra e la mensa, ad oggi è completamente ferma.
Il Comune, dopo la candidatura ai fondi Pnrr e il «no» arrivato sul finanziamento, da tempo è alla ricerca di altri bandi e contributi per coprire l’investimento. Un modo per lasciare finanziata anche questa parte di un progetto ampio e importante all’Amministrazione che dal prossimo mese di maggio succederà alla Giunta Tinti. d.b.