Imola, agriturismo isolato dalle frane. "Costretti a chiudere"

Archivio

L’agriturismo Le Fontanelle a Castel Del Rio chiude l’attività. Temporaneamente, fino a quando non sarà ripristinata la strada per arrivarci, che negli ultimi giorni si è sgretolata. «Qualche giorno fa ho comunicato la sospensione dell’attività», racconta la titolare Fabiana Monti, proprietaria di terreni a Castel del Rio, Casalfiumanese e Fontanelice, ma dovunque si guardi c’è molto lavoro da fare per rimettere in sesto le attività. O anche solo per far sì che possano riprendere, come per il suo agriturismo, oggi irraggiungibile. «Senza aiuti da parte dello Stato – spiega – un’azienda da sola non può permettersi di spendere centinaia di migliaia di euro per rifare una strada che porta a un casolare per lavorare tre mesi d’estate». La sua può simbolicamente riassumere la situazione di gran parte della Vallata, sempre meno popolata e punteggiata di Comuni medio-piccoli colpiti dagli eventi delle ultime settimane: «Lo sappiamo che in pianura a parità di superficie vi sono molte più persone, ma la montagna non va dimenticata».

Le attività

«La frana alle Fontanelle mi ha portato via la strada completamente, rovinando anche parte dei terreni sottostanti». La strada è via Ca’ del Gobbo, che si dirama dalla Panoramica nella zona di Valsalva, a Castel Del Rio, anch’essa interessata da ampie frane e in parte tuttora bloccata. Monti in quell’area, oltre all’agriturismo, ha diversi campi coltivati: «L’attività l’ho sospesa e ho già dato le disdette ai clienti, almeno non ci devo pagare le tasse non potendo lavorare – commenta rassegnata, ma decisa a darsi da fare per quanto possibile –. Nella parte sottostante ho dei campi a grano che vanno trebbiati e del fieno da fare, ma al momento non ci si arriva. La strada che vi passava in mezzo non c’è più. Ci stiamo accordando con altri coltivatori dei terreni vicini per aprire un’altra pista condivisa per i mezzi agricoli, almeno i trattori e la mietitrebbia, così da non perdere tutta la produzione di quest’anno». La forma associata, anche non formalizzata in consorzi, in Vallata pare a molti l’unica soluzione possibile, dati i costi da sostenere. Insomma, o ci si mette insieme o si va poco lontano.

Mancano le strade

Per tornare un domani alle Fontanelle servirà parecchio lavoro, perché oltre alla frana davanti all’agriturismo bisogna considerare anche con quelle che hanno coinvolto la strada Panoramica, che si imbocca dalla Montanara prima di inserirsi in via Ca’ del Gobbo: «Nella parte più a valle è franata nel fiume – spiega Monti, riferendosi all’altro imbocco sulla Montanara vicino al Ponte Alidosi –. Servirà un grosso intervento. Ma è franata anche dalla parte di Valsalva, dove è stata parzialmente riaperta grazie all’intervento di privati. Però molti sono ancora isolati. Anche l’agriturismo del Bosco del Ciù, di mio fratello, al momento è chiuso». Anche per le altre proprietà la situazione non è rosea: «A Fontanelice è venuta una grossa frana in via Torre, ci sono degli scavatori al lavoro già da giorni. A Macerato, invece, a Casalfiumanese, ho dei capannoni in affitto ma l’area è completamente isolata perché è franata la strada alternativa al ponte che crollò nove anni fa e che ancora non è stato ricostruito. Se non sarà possibile lavorarci come potranno pagarmi l’affitto», conclude Monti, facendo i conti con un bilancio drammatico.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui