Il poeta cesenate Stefano Simoncelli finalista al Premio Strega
«Lampi, tuoni, una bomba d’acqua...» recitano i versi profetici di una poesia tratta dalla raccolta Sotto falso nome, pubblicata da Pequod, di Stefano Simoncelli. Opera e autore selezionati nella cinquina finalista della prima edizione del Premio Strega poesia, sezione nata per dare visibilità alla poesia in lingua segnalando la produzione di più alta qualità letteraria e significato nel mondo contemporaneo.
Un poeta, Simoncelli, classe 1950, di grande spessore, nato a Cesenatico – ora vive ad Acquarola sulle colline di Cesena – che di poesia è vissuto e vive, che ha pubblicato tanto e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, fondatore e redattore della mitica rivista di letteratura e politica Il porto che catturò l’attenzione di Pasolini, Bertolucci, Caproni, Sereni, Fortini, Raboni, Orelli, Giudici, coi quali è rimasto sempre in contatto.
L’annuncio è stato dato ieri pomeriggio al Salone internazionale del libro di Torino, in sala bianca, nell’ambito dell’evento speciale condotto da Neri Marcorè, presenti gli autori finalisti e alcuni dei 12 componenti del comitato scientifico: Andrea Cortellessa, Elisa Donzelli, Laura Pugno, Antonio Riccardi e Gian Mario Villalta. Purtroppo, a causa del maltempo e degli immensi danni provocati in regione, Simoncelli non ha potuto partecipare e ha inviato una nota che recita: «Ringrazio la Fondazione Bellonci e la giuria scientifica per avere scelto il mio libro “Sotto falso nome” nella cinquina del Premio Strega poesia 2023. Purtroppo, a causa di questa devastante alluvione che ha colpito la Romagna e soprattutto Cesena, città dove vivo, non mi è possibile raggiungere Torino, il Salone del libro, per essere presente, come richiesto, alla lettura dei cinque finalisti. I treni sono sospesi a data da destinarsi, l’autostrada bloccata e le strade sbarrate da transenne, inagibili, dove, accanto agli addetti, lavorano meravigliosi e generosi giovani “angeli del fango”. Sono davvero molto addolorato soprattutto per il disastro che ha colpito la mia terra e anche per non essere con voi. Credo che sarebbe stata per me una esperienza elettrizzante e irripetibile. Ringrazio tutti quanti e vi abbraccio».
A queste parole ha posto in calce la poesia tratta dalla raccolta selezionata, davvero profetica.
Da 135 candidati iniziali, comunicati lo scorso 21 marzo, il comitato scientifico ha poi scelto 44 opere da cui ieri è stata resa nota la cinquina. Ora un’ampia giuria composta da personalità della cultura determinerà l’opera vincitrice e il premio finale verrà assegnato il prossimo 5 ottobre, a Roma, al Tempio di Venere, all’interno del Parco archeologico del Colosseo.