"Il mio sogno: San Marino prima Repubblica totalmente biologica"

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«Rendere San Marino la prima Repubblica al mondo totalmente bio». Un sogno mai sopito quello del 58enne Roberto Guidi che ha sempre lavorato in campagna, ereditando la passione dai genitori, e oggi si dedica all’agricoltura biologica. La sua azienda sorge a Faetano e, tra proprietà e affitti, comprende 67 ettari, di cui 4 dedicati al grano antico detto Senatore Cappelli. Spiega Guidi: «Con il precedente Governo, il Segretario di Stato al territorio, Augusto Michelotti, aveva avviato un nuovo indirizzo, in collaborazione con l’ufficio agrario. L’obiettivo, che ho condiviso circa 6 anni fa, era rendere San Marino la prima Repubblica al mondo totalmente biologica. Un programma – chiarisce – che prevedeva nel giro di 5-10 anni la conversione green di tutte le aziende agricole distribuite sul territorio».

Una scelta ecosostenibile

«Il primo triennio – prosegue Guidi – l’ho dedicato alla riconversione tramite la purificazione dei terreni. Una scelta propedeutica al passaggio dall’agricoltura tradizionale, con tutti i suoi fertilizzanti chimici, al versante naturale». Da due anni la sua azienda è biologica al 100%, «come un’altra decina sul territorio, ma se ne stanno aggiungendo altre». Ora il programma «ha rallentato un po’ il passo», Guidi però continua la sua sfida green coinvolgendo la famiglia e un dipendente. Intanto sono passati tre anni da quando ha piantato la varietà di grano Senatore Cappelli per tornare alle origini e tutelare la tipicità.

Il ritorno alle origini

I cosiddetti grani antichi sono quelli che non hanno subìto modifiche da parte dell’uomo per incrementarne la resa. Questa varietà è considerata la madre del grano duro ed è dotata di un alto valore proteico. Fu Nazareno Strampelli, agronomo, genetista e politico romano, a selezionarla con sperimentazioni partite nel 1907 sui campi pugliesi di proprietà del senatore del Regno di Italia, Raffaele Cappelli. Così nacque il grano che dal 1915 reca il suo nome. «Con le piogge pesanti della primavera le piante si sono molto allentate – osserva Guidi –, ma di solito questo grano antico è maestoso e alto 1,50 metri. Quanto alla spiga presenta bellissime sfumature nere e color oro». La mietitura dovrebbe avvenire proprio in questi giorni e si confida in 30 quintali all’ettaro. Guidi è socio della cooperativa “Capa” «creata dai nostri padri che si occupa anche della vendita». Riguardo al futuro, usa un pizzico di ottimismo: «Vedo diversi giovani interessati a questo mestiere e, come ha dimostrato l’alluvione che a maggio ha colpito la Romagna, consiste anche nel far da sentinelle al territorio, per monitorarlo e proteggerlo».

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