Giuseppe Giacobazzi: "I miei e i vostri 30 anni, sempre insieme al mare"
«Sono della bassa, nato ad Alfonsine, cresciuto a Passogatto di Lugo fino ai 9 anni, poi trasferito a Bologna con la famiglia, che è pure città di mia moglie. La mia prima vacanza da solo con gli amici fu a Misano Adriatico. La Riviera resta un richiamo irresistibile. Sono 30 anni di Corriere Romagna, e anche 30 anni di Giuseppe Giacobazzi perché cominciai nel marzo 1993. Leggo il giornale d’estate; ai lidi di Ravenna che frequento in estate, precisamente a Marina Romea, acquistano il Corriere Romagna, così l’ho letto abitualmente, e già la sola parola Romagna mi mette di buon umore. Mi piacciono questi giornali perché sono dentro la cronaca di un territorio, e siccome sono molto affezionato al mio, mi piace conoscere notizie che giornali anche più blasonati o nazionali non riportano, a meno che non si tratti di cronaca, di disgrazie terrificanti o casi eclatanti. Per me invece anche semplicemente venire a conoscere e poter leggere di eventi pure piccoli ma che avvengono nei paesi romagnoli, perfino una sagra, mi dà il senso di appartenenza a un territorio. Perché sì, è vero, vivo a Bologna da tempo, ma sono convinto che un romagnolo potrebbe emigrare ovunque, ma la Romagna l’ha sempre nel cuore. Credo siamo un po’ come i napoletani, come loro anche noi consideriamo il nostro territorio in modo speciale, unico. Perché possiamo anche parlarne male, ma se qualcun altro ne parla male…non si deve permettere, perché non lo vive! Io sono orgogliosissimo delle mie origini, mia mamma è di Bagno di Romagna, mio babbo invece è di Lugo. Una sera, dopo uno spettacolo, mi si avvicina una signora di Forlì alta, e mi chiede: “di dove sei te? Mia madre è di Bagno di Romagna le rispondo”. E lei: “ssssoltanto una di Bagno poteva partorire uno come te!”. L’ho preso come un complimento. Siamo campanilisti in maniera smodata. Per i prossimi 30 anni? Io spero di andare in pensione, voi no, ma io spero proprio di sì. Ma finché mi diverto con passione, difficilmente appenderò Giacobazzi al chiodo!».
GIUSEPPE GIACOBAZZI (alias Andrea Sasdelli)
Testo raccolto da claudia rocchi