Gatti nascosti nelle auto, è difficile farli uscire

Si nascondo nei motori delle macchine in cerca di un posto sicuro nel quale sentirsi protetti. Parliamo dei cuccioli di gatto per i quali, sopratutto in questa stagione, bisogna prestare massima attenzione. I piccoli felini, infatti, raggiungono facilmente il cofano delle vetture per nascondersi da ciò che li spaventa. Un istinto che rischia di essere loro fatale. I gattini rischiano, infatti, di morire durante il tragitto quando non uccisi da alcune componenti del motore. Se dovessero sopravvivere al viaggio, si ritroveranno, nella migliore delle ipotesi a molti chilometri di distanza dalla mamma o dai luoghi a loro familiari. Solo nei giorni scorsi, in provincia di Forlì-Cesena, sono stati salvati 4 gattini da altrettante autovetture. I loro miagolii disperati hanno, fortunatamente, attirato l’attenzione di sensibili cittadini che a loro volta hanno allertato le volontarie della zona. Non sempre, però, è facile convincere i piccoli “viaggiatori abusivi” a scendere dalla vettura. Il cibo spesso non basta. Il terrore e lo smarrimento che provano, sono molto frequentemente più forti della fame.
«Spesso - spiega Daniela Valerio, volontaria esperta nel recupero di mici – quando si apre il cofano per recuperare il gattino, questo si rifugia in pertugi inarrivabili del vano motore. Per incentivare i piccoli ad uscire, spesso utilizziamo il miagolio registrato di una mamma gatta. Nella maggior parte delle volte, in questo modo, il cucciolo prende il coraggio di uscire raggiungendo punti accessibili nel cofano oppure scendendo direttamente a terra».
Cosa fare, dunque, se si dovesse sentire un miagolio provenire del vano motore? «Mai mettere in moto la macchina nel tentativo di spaventarlo – continua Valerio –. Si rischierebbe, infatti, di ferire anche mortalmente il gatto se si fosse fermato, ad esempio, tra gli ingranaggi della cinghia di distribuzione. Evitare, allo stesso modo, di suonare il clacson perché potrebbe sortire l’unico effetto di spaventarlo ancora di più». Nel caso in cui ogni tentativo andasse vano, la cosa migliore da fare è contattare le associazioni animaliste locali specializzate nella cura dei mici in modo che possano offrire il loro supporto per mettere al sicuro il piccolo quadrupede.