Forlì. Sostenibilità, il settore avicunicolo guarda avanti

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Il settore avicunicolo romagnolo incontra le istituzioni per valorizzare e tutelare il territorio e le sue risorse. I problemi e le prospettive del settore sono stati al centro dell’incontro tra gli imprenditori romagnoli e il presidente della commissione agricoltura della Camera, Mirco Carloni, accompagnato dal collega deputato (entrambi della Lega) Jacopo Morrone. L’appuntamento è stato ieri mattina, “nella casa” di Assoavi, che raggruppa tante aziende del territorio. «Assoavi e gli imprenditori avicunicoli debbono avere un contatto con Roma – ha esordito Morrone –. Oggi, in maniera figurativa, sigleremo un impegno costante che durerà 5 anni. L’avicunicolo in questo territorio vuol dire tanti posti di lavori, anche nell’indotto. Il mio obiettivo è che la Romagna diventi un distretto industriale del settore. I principali problemi oggi sono i costi energetici e l’aumento delle materiale prime».

A livello locale i rapporti con il Comune sono buoni. «Fieravicola – chiarisce il direttore generale di Assoavi, Stefano Gagliardi – è stata una scommessa vinta e che si sta rilanciando: quest'anno sarà dal 3 al 5 maggio a Rimini con le principali aziende italiane. Il tema sarà quello della sostenibilità: facciamo prodotti perfetti dal punto di vista sanitario e qualitativo, ma non si è mia pensato a comunicare tutto quello che c’è dietro ovvero, tutti gli sforzi per ridurre l’uso di antibiotici e per il benessere animale. Noi ogni lunedì ci incontriamo con gli operatori del territorio per sapere quali sono i loro problemi». Il ruolo di Forlì in tutto il comparto è garantito proprio dalla presenza di Assoavi. «Questa è una cabina del settore italiano, ma anche europeo – sottolinea il presidente Gianluca Bagnara –. Un settore che a livello europeo ha una produzione di 33 miliardi. Per questo dobbiamo essere bravi ad accompagnare le nostre imprese. Tedeschi e olandesi vogliono tagliare del 30-50 % la zootecnia perchè non rende più sul mercato, ma in Italia il settore è all’avanguardia».

La sponda con Roma nell’incontro con gli operatori di ieri era rappresentata dal presidente della Commissione agricoltura Carloni. «L’unica sovranità alimentare che esiste in Italia è su questo settore – ha detto – e ci sono forti ragioni per pensare che anche questa sia a rischio perchè in Germania c'è grande attenzione alla transizione ecologica. Dobbiamo rendere sostenibile l'allevamento, i processi produttivi ma guardare anche alla sostenibilità finanziaria»

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