Forlì. San Benedetto, Petetta: "Percorso alternativo per l'autobus"

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«La preoccupazione della coordinatrice del quartiere San Benedetto, Loretta Poggi, per la chiusura delle attività e per le condizioni del quartiere è anche la nostra. Ci stiamo interessando già da tempo a tutte le problematiche segnalate e parallelamente stiamo cercando di sollecitare Regione e Governo per ottenere indennizzi e ristori per aiutare le attività economiche che sono chiuse a causa dell'alluvione». Giuseppe Petetta, assessore alla Mobilità e all’Ambiente, interviene dopo le segnalazioni fatte sul Corriere Romagna da Loretta Poggi. Tra i punti principali segnalati dalla coordinatrice del quartiere San Benedetto diversi negozi chiusi, macerie ai bordi delle strade, il servizio di trasporto pubblico che non passa più in via Isonzo, il cantiere sulla ferrovia fermo da giorni e l’impossibilità per disabili e mamme col passeggino di attraversare la ferrovia utilizzando il sottopasso perché l’ascensore è ancora inutilizzabile; infine, la mancanza di un luogo di aggregazione poiché il parco del quartiere è ancora inagibile.

Sottopasso

«Per quanto riguarda il sottopasso – afferma Petetta – abbiamo avuto già diversi incontri con il quartiere per portare avanti un progetto volto a valorizzare la struttura, questo a prescindere dall'alluvione. Dopo l'inondazione di maggio lo abbiamo liberato dal fango e pulito, è anche vero che in un punto c'è umidità perché c'è un problema con una falda che in questo momento si è alzata. Il sottopasso comunque è percorribile a piedi o in bicicletta. Il fatto che non funzioni l'ascensore è sicuramente una criticità per alcuni utenti. Ma come in tanti altri casi dopo l'alluvione c’è difficoltà a reperire i pezzi di ricambio, quindi le tempistiche si allungano. Stiamo cercando di valutare se sia il caso di sostituire completamente l'ascensore».

Fango e depositi di macerie

«Non abbiamo mai smesso di raccoglierli – sottolinea l'assessore – perché vediamo che gli alluvionati stanno ancora rimuovendo le macerie. Stiamo continuando anche a raccogliere fanghi su strada. Detto questo il prolungamento della raccolta dei rifiuti alluvionati porta anche tanti cittadini a mettere rifiuti fuori casa in maniera impropria. Per questo insieme ad Alea stiamo intensificando i controlli sui “furbetti di quartiere” che gettano rifiuti in strada che non c'entrano con l'alluvione, è importante impedirlo perché scorretto e anche per rispetto degli alluvionati».

Lavori lungo la ferrovia

«Abbiamo sollecitato noi le Ferrovie dello Stato perché riprendessero i lavori per sistemare il fosso, il cantiere è già attivo e si è rimesso in moto». Per i residenti che abitano a ridosso della ferrovia si tratta di avere ancora un po' di pazienza, sperando che nel frattempo non piova troppo.

Trasporto pubblico locale

«Le fermate soppresse dopo l’alluvione sono due, una in via Isonzo e una in via Pelacano, poiché non è più disponibile un'area privata danneggiata nella quale faceva manovra l'autobus. Insieme a Start abbiamo individuato un percorso alternativo che sarà attivo dalla prossima settimana: è stata istituita una fermata all'intersezione tra via Piave e via Pelacano, poco distante da quella soppressa e un'altra a metà di via Piave che sostituisce quella di via Isonzo. Per arrivarci bisogna percorrere uno stradello di 70-80 metri in un'area verde dietro la palestra, ma è agevole. Questa soluzione garantirà i flussi scolastici».

Parco della pace

«Il parco della Pace è ancora chiuso ed è un luogo importante di ritrovo, ma sono appena partiti i lavori per realizzare l’ampliamento e la riqualificazione del parco, progetto finanziato dal Pnrr – spiega Petetta – servirà qualche mese di attesa poi sarà nuovamente fruibile».

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