Forlì, prodotti a base di canapa ai genitori: figlio a processo

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È accusato di maltrattamenti in famiglia, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di tentata rapina. Alla sbarra un 58enne che secondo la Procura aveva dato sostanze a base di canapa indiana ai genitori malati, mentre lui si è sempre difeso dicendo di aver accudito padre e madre affetti da demenza senile alleviando le loro sofferenze con prodotti che non contenevano principi attivi della cannabis, scoperti guardando una trasmissione delle Iene. Entrambi i genitori, ultraottantenni, sono ora deceduti: i fatti risalgono al 2019 quando l’uomo venne arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Meldola, allertati dai fratelli dell’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Pinzari, che avevano avuto una lite con lui. Dopo i carabinieri che hanno svolto le indagini, davanti al giudice monocratico Marco Mazzocco hanno testimoniato la badante dei due anziani e la sorella dell’imputato, che si è costituita parte civile con l’avvocato Barbara Urbini. Secondo la ricostruzione i militari intervenuti nella casa che l’uomo divideva con i genitori, avevano trovato 610 grammi di residui delle piante di canapa, che successivamente, sottoposti ad analisi, hanno dimostrato avere un principio attivo inferiore alla soglia minima per essere considerati sostanza stupefacente (in totale 39 dosi droganti), inoltre una fascia elastica nella stanza da letto con la quale avrebbe legato i genitori. Molto diverso il racconto fornito dal 58enne, che dopo l’arresto era stato messo in libertà, ma allontanato dalla casa dei genitori: nessun atto violento, nessuna droga data ai genitori, i prodotti sarebbero in realtà gocce derivanti da cannabis light, priva di Thc, ma fornita di Cbd, una sostanza in grado di fornire un effetto rilassante sulla muscolatura, prodotti che si possono trovare nei negozi. . Si tornerà in aula il 28 marzo per proseguire con le testimonianze.

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