Forlì. Morta dopo intervento all'occhio: 22 indagati
Sono ventidue gli indagati dalla Procura della Repubblica di Ferrara per duplice omicidio colposo per le morti dell’81enne Gabriella Cimatti di Forlì e della 70enne Mara Cremonini di San Pietro in Casale, nel Bolognese (non di Castel Bolognese come erroneamente scritto nei giorni precedenti, ndr). Le due donne sono decedute tra giovedì 27 e venerdì 28 luglio all’ospedale Sant’Anna di Cona, dopo essersi sottoposte a un intervento nel reparto di Chirurgica oculistica. Ora ai perché di quelle due morti sospette dovrà arrivare una risposta dagli accertamenti autoptici. A tal proposito, inizialmente programmato per oggi, è slittato alle 12 di domani il conferimento dell’incarico al medico-legale che, per conto degli uffici della Procura, dovrà svolgere le autopsie sui corpi delle due vittime. n quella circostanza nominerà, a sua volta, i propri consulenti anche l’avvocato Marco Linguerri, che difende l’equipe chirurgica che ha svolto l’operazione. E lo stesso potranno fare gli avvocati Michela Stama e Jacopo Morrone del foro di Forlì, che assistono i due figli di Gabriella Cimatti, e l’avvocato Massimiliano Iovino del foro di Bologna, che rappresenterà i familiari di Mara Cremonini. Secondi agenzie di stampa locali oltre a quello per omicidio colposo, è ipotizzabile che la Procura apra anche un secondo filone di indagine per omessa o ritardata comunicazione da parte dell’ospedale Sant’Anna. I due decessi, infatti, non sarebbero stati segnalati immediatamente all’autorità giudiziaria, tant’è che la salma della forlivese Gabriella Cimatti era stata restituita ai familiari e stava per essere cremata, quando al funerale hanno fatto irruzione gli agenti della Squadra Mobile per fermare le operazioni, mentre sull’altra era stata eseguita una prima autopsia, ma non in medicina-legale. Non è escluso, che il pm Andrea Maggioni possa fare chiarezza con una seconda inchiesta, che potrebbe però toccare figure di responsabilità nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cona che, attraverso una nota stampa, dopo aver sottolineato di aver avviato immediate verifiche interne a seguito dei due decessi, aveva fatto sapere di aver successivamente inviato la segnalazione a Procura e Ministero in data 31 luglio. Sempre nello stesso comunicato, l’Ausl di Ferrara aveva detto di riporre la propria fiducia nel lavoro degli inquirenti e di voler loro assicurare la massima collaborazione.