Forlì, l'architettura sposa il feng shui: case e uffici nel segno del benessere

Non solo architettura nel senso classico del termine, ma architettura del benessere. «Crediamo che la casa debba essere progettata, arredata e vissuta con la prospettiva della psicologia dell’abitare. Progettazione e stile sono in grado di creare spazi empatici capaci di condizionare in modo positivo l'aspetto emotivo delle persone e di conseguenza guidare i loro comportamenti per vivere al meglio». Si presentano così nel loro sito internet Archibenessere.it. A renderle “diverse” dai colleghi architetti è la passione per il feng shui, non solo come stile di vita, ma anche abbinato all'abitazione. Elisa Santi, architetto, e Silvia Ruffilli, consulente di feng shui e architettura del benessere, consulente di psicologia dello spazio, hanno il loro studio “Archibenessere” in via Lazzarini a Forlì, nato nel 2011 e da allora l'attenzione per il binomio casa-benessere è cresciuta.
« Dopo il corso di laurea – racconta Elisa – ho capito che mancava qualcosa nella professione classica dell’architetto. Ho incontrato il feng shui e conosciuto Silvia ad un corso. E lì abbiamo deciso di unire le nostre competenze in questo studio dove ci occupiamo di tutte quelle che sono le attività dell'architettura tradizionale, quindi nuove costruzioni, ristrutturazioni, risparmio energetico, fonti rinnovabili, alle quali abbiamo aggiunto questo livello di lettura in più che è il benessere psico fisico della persona all'interno dello spazio. Quale colore utilizziamo, quale tipologia di arredo, di tessuto, di finitura scegliere per quell'ambiente? Il feng shui risponde a queste domande per la progettazione dello spazio».
«Il feng shui – interviene Silvia Ruffilli – è la disciplina cinese che spiega quali sono gli effetti fisici, psichici, emotivi e comportamentali che gli elementi esterni ed interni all'abitazione suscitano sulla persona. Perchè la persona e l'ambiente si condizionano reciprocamente, sostanzialmente il nostro cervello, attraverso il sistema sensoriale quando va in interazione con elementi concreti, come colori, forme, tipi di materiali, la spazialità, la fruizione dell'arredo in base al posizionamento, manda un messaggio al nostro sistema limbico che gestisce una reazione biochimica a seguito della quale c'è una risposta cognitiva e comportamentale. Quindi agendo sull'ambiente è possibili rimodulare i comportamenti delle persone».