Maltempo a Forlì, il Montone esonda, un disperso

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In serata il Montone ha esondato e si è verificato quello che tutti i forlivesi speravano di scongiurare. Verso le 20.20 il fiume ha esondato a valle del ponte di Schiavonia, nell’isolato tra le vie Cormons, Monte San Gabriele, Nervesa, Martiri delle Foibe e vie limitrofe. Alla popolazione è stato immediatamente chiesto di evacuare ed è stato aperto il palazzetto dei Romiti per accogliere gli sfollati. In alcune zone della città è saltata la luce e l’incubo si è materializzato. Era una emergenza annunciata ma tutti hanno sperato che fosse più contenuta. Invece l’acqua è arrivata dal cielo e dalla montagna e non si è fermata, riempiendo nell’arco della giornata fiumi e affluenti. Gran parte della Romagna già durante il giorno si è allagata e il Forlivese non è stato risparmiato. I primi allagamenti si sono visti al mattino e con il passare delle ore la situazione si è aggravata. Il sindaco ha tenuto aggiornati i cittadini e ha fatto appelli alla prudenza. È stata una lotta contro il tempo per salvare il salvabile. «La situazione meteorologica e lo stato di piena dei corsi d’acqua è gravissima – ha sottolinea il Comune di Forlì in una nota di ieri pomeriggio –. Si raccomanda vivamente di non muoversi dalle sedi attualmente occupate e di non avvicinarsi per alcun motivo ai fiumi, agli argini e alle strade adiacenti. Le persone che abitano ai piani terra e interrati, si portino immediatamente ai piani superiori. Si prevede a brevissimo un fenomeno eccezionale alla confluenza dei fiumi Montone e Rabbi, con amplissima espansione delle acque. Chi ha bisogno di essere evacuato contatti immediatamente la Polizia locale». Poi in serata l’appello più disperato, fatto direttamente dal sindaco: «La situazione sta evolvendo nella maniera peggiore possibile, è d’obbligo contenere gli spostamenti. Ci sarà una probabile esondazione con allagamenti diffusi nel centro della nostra città a causa delle piene del Bidente e del Ronco. È il momento di non pensare alle cose, ma alle persone e alla salute». Un appello quasi disperato, a significare l’impotenza di fermare la natura, nonostante i mezzi messi in campo, arrivati anche da fuori regione. Una situazione gravissima che vigili del fuoco, protezione civile, tecnici, protezione civile e tanti volontari hanno cercato di contenere per tutta la giornata. Al centro coordinamento provinciale in via Cadore fin dal mattino sono arrivate le colonne di mezzi anche da Veneto, Lombardia. Per tutto il giorno è arrivata sabbia, in tanti si sono occupati della distribuzione di sacchi nelle zone più colpite, al quartiere Romiti si sono fatti portare un camion di sabbia e si sono riempiti i sacchi in autonomia. La situazione è via via peggiorata, diverse le strade allagate e chiuse al traffico in via precauzionale. Tra queste via Decio Raggi, direzione Carpena, fortemente compromessa. Nella zona hanno infatti esondato i tre fossi: Re dei fossi, Cerchia e il Rio Tibano. Nel primo pomeriggio le avvisaglie di una situazione difficilissima hanno incominciato a palesarsi: «È una situazione molto complicata con allagamenti ovunque – ha commentato Fausto Pardolesi, responsabile dei fiumi di Forlì-Cesena –. I fiumi sono strapieni, quelli piccoli sono esondati in diverse zone, il Montone ha rotto a Castrocaro e ci attendiamo problemi anche in pianura». Alle 19 anche il Montone era già pieno e ostruiva quasi completamente l’arco del ponte di Schiavonia. Alle 19.30 altro aggiornamento con l’annuncio del sindaco: «Il parco urbano è completamente allagato, così come l’area del Ronco Lido. Stiamo valutando l’allestimento di un ulteriore punto di prima accoglienza, oltre a quello già operativo allo Sme».

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