Forlì, bollette alle stelle: esercenti in crisi
L’aumento del costo dell’energia non risparmia nessuno e se si aggiunge quello delle materie prime per bar e ristoranti è facile intuire che è praticamente inevitabile il ritocco dei prezzi.
«Rispetto all’anno scorso i costi delle bollette sono praticamente raddoppiati – afferma Andrea Zocca, titolare dei due Mc Donald’s presenti a Forlì e presidente della Fipe – quindi è un problema che riguarda tutta la categoria, attività di ristorazione piccole o grandi. A questo si aggiungono gli aumenti delle materie prime. Per quanto riguarda l’attività degli esercizi che seguo a Forlì, la nostra struttura ci consente di gestire gli aumenti, è chiaro che sugli incassi l’incidenza di luce e gas è raddoppiata, i margini si riducono. Poi va considerato l’aumento delle materie prime di base come carne, latticini e derivati che hanno avuto rincari notevoli – prosegue Zocca – costi che si ripercuotono su tutta la filiera della ristorazione e dei bar. Noi lo scorso anno avevamo previsto un aumento delle materie prime attorno al 5-6% in realtà è più del doppio, e questo indipendentemente dal costo dell’energia. È chiaro che in queste condizioni un ritocco dei prezzi è inevitabile e non è una scelta per mantenere gli stessi margini, ma dei margini molto più bassi di prima». In sostanza nella ristorazione bisogna accontentarsi di guadagnare meno pur aumentando leggermente i prezzi dei prodotti. Purtroppo non tutti sono in grado di proseguire l’attività se questa fase non terminerà presto.
Servizio sul Corriere in edicola