Emergenza plastica, il grido d'allarme sale da Rimini: dobbiamo cambiare comportamenti

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Contaminare residenti, turisti, operatori e chiunque abbia a che fare con il mare contro la plastica monouso. L'associazione Basta plastica in mare di Rimini, assieme a diversi soggetti, promuove una serie di iniziative in tal senso, presentate ieri alla stampa nell'ambito del progetto "Insieme per la natura del mare".

L'obiettivo è "dar voce al mare": la plastica, soprattutto monouso, "a detta di tutti è un flagello del pianeta, ma basta parlare, bisogna agire. E ciascuno faccia la propria parte, noi insieme tentiamo di non darci più alibi", spiega la presidente Manuela Fabbri. Ora, precisa, "siamo tutti consapevoli che non basta differenziare e riciclare, seppure è utile farlo". I pubblici di riferimento sono i giovani, le scuole, le università, i decisori. Con vari appuntamenti, come le econuotate di sette chilometri tra Cattolica e Monte San Bartolo contro la dispersione di plastiche, tra le quali le calze utilizzate per allevare le cozze, e le due edizioni del Summer Camp tra accademici-professioni e associazionismo ambientalista per giovani universitari. Ci sono poi i due Premi di Laurea agli studenti del Campus di Rimini da 7.000 euro per le facoltà di Chimica ed Economia con tirocinio finanziato per la ricerca e l'innovazione: il primo sulla salute del mare è intitolato ad Aleardo Maria Cingolani, già ammiraglio e fondatore dell'associazione; il secondo sulla sostenibilità del turismo è intitolato all'imprenditore alberghiero Alessandro Massani, tragicamente scomparso all'Isola dell'Elba dove i figli e la moglie proseguono l'attività. "Stiamo costituendo il Comitato scientifico che selezionerà le tesi di laurea e alla ripresa dell'anno accademico entreremo nel merito", conclude Manuela Fabbri.

L'assessora alla Blue economy del Comune di Rimini Anna Montini ricorda il protocollo d'intesa Romagna Plastic Free 2023 stilato con Basta Plastica in Mare nel 2018, penalizzato dalla pandemia "con l'abuso in molti casi di plastica".

Per ribadire l'impegno ecco il messaggio veicolato dalla rotonda che dal porto canale accoglie i turisti che sintetizza i propositi sanciti nel 2018. "Noi- prosegue- abbiamo fatto molto nelle scuole", con le borracce e gli erogatori di acqua depurata, e così a poco a poco stanno facendo anche le imprese alberghiere e i bar, "tentando di eliminare le famigerate bottiglie di plastica". Per i bagnini Mauro Vanni sottolinea che "noi siamo l'avamposto e le sentinelle della risorsa mare, per noi naturale ma anche economica. La plastica che raccogliamo in spiaggia e sulla battigia è troppa, soprattutto delle calze-reti degli allevamenti di cozze. Bisogna che tutti cambiamo le nostre abitudini, anche le più consolidate, ma peggiori".

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