È il tempo delle fragole, le regine dei frutti rossi

È quasi tempo di dare il benvenuto alla primavera e niente la fa sentire più nell’aria che dedicarsi alla coltivazione di una pianta da frutto simbolo del pieno rigoglio di questa stagione. Parliamo della fragola, forse il più rappresentativo in assoluto dei frutti rossi. Le piante di fragola sono ideali per chi voglia coltivare frutta, senza avere orti o giardini, e questo è il periodo giusto per mettersi al lavoro: la difficoltà è poca. Il frutto si coltiva in tutte le aree temperate del mondo e le sue varietà sono centinaia, si differenziano per dimensioni, consistenza e sapore. Quelle che troviamo abitualmente in commercio dalle nostre parti sono perlopiù di due tipologie: le unifere, che producono frutti una volta all’anno, vanno messe a dimora da giugno ad agosto e cominciano a fruttificare nella primavera successiva, tra aprile e maggio e le fragole rifiorenti, che fanno frutti più volte all’anno tra giugno e novembre e possono cominciare a essere trapiantate dalla seconda metà di marzo e in tutta l’estate. Sono queste a fare al caso nostro e, se piantate ora, saranno presto pronte per i primi raccolti. Le piante di fragole non si seminano, ma si ottengono - se non si comprano direttamente - dalla pianta madre, utilizzando gli stoloni, ovvero i rami laterali che spuntano vicino alla base della pianta. Lo stolone si inserisce per circa un centimetro nel terreno, impiantando la parte staccata dalla pianta principale e innaffiando per favorire l’attecchimento. A questo punto la neo pianta di fragola non ha grandi esigenze: le è sufficiente un vaso di 30 centimetri di diametro circa, non ha particolari richieste per quanto riguarda il terreno, non vuole molta acqua, anzi, è bene che il suo terriccio non sia mai troppo secco ma neppure troppo umido. La posizione, invece, è importante: deve essere molto soleggiata. Ci sono alcuni accorgimenti per avere frutti più numerosi e succosi: se possibile, vanno prediletti terreni sciolti, ovvero costituiti da elementi a grana piuttosto grossolana, come un terreno sabbioso, permeabile all’aria e all’acqua, per ottenerlo si può aggiungere un po’ di sabbia al terriccio universale, nella proporzione di 1 pugno a 9; sul fondo del vaso aiuta mettere uno strato di circa 5 centimetri di argilla espansa o sassi; sono consigliabili fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio a inizio e fine di ogni ciclo produttivo. Quando si somministra l’acqua non vanno bagnati le foglie e i frutti. Seguendo queste poche regole, presto la pianta darà i suoi frutti, che continueranno a spuntare in tutte le stagioni con clima temperato (d’inverno, per proteggere la pianta dal gelo, va coperta con tessuto non tessuto o posta inambienti protettie ben illuminati). La pianta è perenne e, se in buona salute, può produrre anche un kg abbondante di frutti a stagione produttiva per 3 o 4 anni.

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