Dall’inizio a oggi. Corriere per sempre

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Trent'anni. Mamma mia. Sembra ieri. Avevo 26 anni, facevo il servizio civile alla Uisp, mi ero appena trasferito da via del Pino in via dell'Abete e non ero ancora sposato. Sembra un'altra vita. E invece no. Da quel settembre sono salito sulla barca Corriere e non sono più sceso, nonostante le onde altissime, il mare mosso, le burrasche, che però non l'hanno mai affondata. Perché la passione è più forte di tutto. Un lavoro che ho sempre desiderato e tanto amato, che faccio ancor oggi con l'entusiasmo del primo giorno, arricchito dalla soddisfazione di essere parte di un progetto. Nato tra mille dubbi e incertezze ma portato avanti a testa bassa, senza mai mollare di fronte alle crisi e alle difficoltà. Insomma, il Corriere è parte di me e io sono parte di lui. Socio fondatore e giornalista. Sempre e per sempre della redazione sportiva, con i colleghi e amici di sempre a condividere mille chiusure serali con tanto di pizze e coca cole. Quante partite raccontate, il mercato, i raduni, i giovani che sbocciano, le sconfitte brucianti, i campioni che vincono, gli scudetti, le promozioni, le retrocessioni. Siamo sinceri, con l'avvento di Internet e soprattutto degli smartphone è sempre più dura per noi del cartaceo, bisogna sempre inventare qualcosa di diverso. Ma non importa: nuovi stimoli, nuove sfide. Per un'avventura di trent'anni che non ha certo intenzione di fermarsi qui. E io ci sarò. Corriere per sempre.

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