Da Miami a Rimini, tra lame e "tirapugni": "Così curo il dolore"

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Il suo motto è il «dolore cura il dolore», i suoi strumenti sembrano quelli di antiche torture e possono fare un po’ paura, ma la sua tecnica è tanto raffinata e conosciuta che quando i Guns N’ Roses nel 2017 hanno suonato a Imola, hanno voluto lui per farsi massaggiare prima dello show. Ramiro Rosales Macias ha 32 anni, ma quando lo incontri e ci parli, ti sembra già una persona ricca di esperienze di vita e di antica saggezza.

Si parte in salita con il Covid

Bell’aspetto, accento sudamericano, piglio da imprenditore e sorriso accattivante, Ramiro gestisce tre negozi a Rimini centro, Miramare e Fano. Poco prima dell’emergenza Covid nel 2019 ha aperto lo studio di massaggi in via Castelfidardo dove lo raggiunge la gran parte della sua clientela locale, poi d’estate si trasferisce a Miramare per affiancare i servizi degli hotel. «Non è stato semplice il periodo Covid - racconta - come molte attività anche “Master Massage” è stato chiuso per qualche tempo, ma oggi il lavoro si è ripreso bene».

A 22 anni negli Stati uniti

Ramiro arriva in Italia con la mamma a sette anni, studia a Fano, frequentando il liceo artistico, ma dopo il diploma capisce che il suo futuro è nel settore del benessere. «Un giorno camminando per strada ho visto per caso un cartello con scritto corso in tecniche del massaggio e mi è venuta una grande ispirazione. Ho frequentato il corso per sei mesi, ho trovato lavoro in un camping a Fano dove ho iniziato a testare la mia poca esperienza nel settore. Sbagliando però ho imparato tante cose perché la scuola arriva fino ad un certo punto, da lì in avanti sei tu che fai la differenza».

«A 22 anni sono andato negli Stati Uniti a Miami - continua Ramiro -, e ho frequentato il corso di massaggio clinico». Gli studi sono cari negli States e Ramiro per mantenersi lavorava di notte come parcheggiatore nei grandi alberghi di Miami Down Town e di giorno frequentava la scuola. «E’ stata dura, ero sempre agonizzante dalla stanchezza. Conseguito il master al Praxis Institute (facoltà di medicina), ho iniziato a lavorare al Mercy Hospital di Miami, e in due centri Spa».

La tecnica e lo scaffale

I massaggi di Ramiro non sono «carezze con gli oli essenziali», come dice lui. «Sono massaggi per il benessere del muscolo - spiega - cioè attraverso le mie tecniche riesco a migliorarti e a portarti ad un risultato specifico. A livello muscolare si agisce attraverso il dolore». In pratica, ciò che tutti noi rifugiamo, per Ramiro è una cura. Nel suo scaffale di strumenti c’è una lunga lama, non tagliente, una sorta di tirapugni alla rovescia, bastoncini e spatole particolari che a guardale già fanno male. «Il dolore elimina il dolore - dice -. Esiste un dolore che crea un danno e quello che ti crea un beneficio. Il dolore che creo attraverso il massaggio serve per riattivare il muscolo, stare meglio e darti un benessere psicofisico. Il massaggio neuromuscolare sblocca i muscoli, eliminando i trigger point e contratture».

Esperienza al Mercy Hospital

«Per massaggiare i muscoli - specifica Ramiro - serve forza, precisione ma anche innovazione. A Miami avevo riscontrato un buon successo per le mie tecniche, tanto che al Mercy Hospital mi occupavo soprattutto di massaggi post operatori di chirurgia estetica, linfodrenaggi per attenuare le cicatrici intorno alle protesi. Alla fine sono tornato in Italia per qualità della vita e buon cibo».

Stress e vita moderna

Negli Stati Uniti conosce la manager dei Guns N’ Roses che una volta in Italia lo chiama per massaggiare la band. «Quando sono arrivato davanti all’hotel di Bologna con il mio lettino portatile e ho visto tutti quei fans, solo allora ho capito chi erano». Ma di clientela particolare Ramiro ne ha avuta tanta. «Ho dovuto fare un massaggio ad una cliente col marito in video chiamata, era così geloso che ha assistito a tutta la seduta». «Tutti abbiamo contratture muscolari, perché la vita moderna e lo stress non risparmiano nessuno. La mente influisce sul corpo e viceversa. Inutile pensare a benessere fisico, magari essendo vegani e poi facciamo una vita super stressante. Il mio segreto? Credo che ogni tanto bisogna fregarsene. Preoccuparsi non serve, anzi, aumenta il problema», conclude Ramiro che ha scritto un libro dal titolo “Addio mal di schiena”. Consigliato a tutti quelli a cui non basta un «chissenefrega».

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