Coltivazioni di piccoli frutti: quali possibilità per i mirtilli?

I mirtilli sono piccoli frutti che crescono spontaneamente in varie parti del mondo, Italia compresa, ma che, all'occorrenza, possono anche essere coltivati.

Frutti tondeggianti, dal gusto dolce, i mirtilli sono molto usati per la preparazione di dolci e succhi. Benché attualmente se ne conoscano 130 specie, quelli più noti, quindi anche più coltivati, sono i mirtilli neri, rossi, blu e giganti.

Ogni specie presenta caratteristiche peculiari, le quali potrebbero richiedere cure lievemente differenti, sebbene, in linea generale, le varietà più diffuse richiedano un terreno acido, un'idratazione elevata e un buon drenaggio.

Come coltivare i mirtilli fuori suolo


Come riportato anche nell’approfondimento su pasquiniebini.com dedicato a come coltivare i mirtilli, per ottenere frutti saporiti è possibile optare per la produzione in substrato, vale a dire fuori suolo.

Si tratta di una modalità per cui è necessario utilizzare i vasi adatti, in grado di consentire alle piante di sviluppare adeguatamente il sistema di radici, nonché di garantire un corretto drenaggio dell'acqua in eccesso, il quale aiuti il terriccio a rimanere umido e a ridurre il rischio di marciume radicale.

A questo proposito, Pasquini & Bini, grazie a un’esperienza di oltre 50 anni nella produzione di vasi in plastica per coltivazioni fuori suolo, per i mirtilli ha ideato Super-Eracle, che è dotato di un sistema antispiralizzazione, risulta semplice da movimentare e favorisce la giusta ossigenazione grazie al rialzo che assicura un’adeguata distanza da terra.

Tutti gli aspetti a cui dedicarsi per prendersi cura dei mirtilli


Il mirtillo è una pianta molto resistente, che sopporta molto bene anche le temperature piuttosto basse, tuttavia rimane fondamentale assicurarsi che l’ esposizione dei vasi alla luce sia adeguata. Per questa ragione, è consigliabile porre i vasi in un luogo che garantisca almeno 5 o 6 ore di sole al giorno, possibilmente durante le ore meno calde.

Per quanto riguarda la composizione del terriccio presente nei vasi, invece, è importante ricordare che il mirtillo è una pianta acidofila, che per prosperare preferisce un suolo acido. In linea generale, quindi è necessario che il terriccio presenti un pH inferiore a 7, prestando attenzione alla specifica varietà del mirtillo per stabilire di volta in volta il valore esatto. Per esempio, il mirtillo gigante americano, molto comune anche alle nostre latitudini, necessita di un terriccio con un pH compreso tra 4,5 e 5,5.

Per rendere il terreno sufficientemente acido e adatto ad accogliere le piantine o i semi di mirtillo è possibile utilizzare torba per acidofile, pacciamatura, segatura, zolfo e persino fondi di caffè o aghi di pino. Oltre a questo, è molto importante lavorarlo a fondo e renderlo soffice, così da favorire lo sviluppo delle radici delle piante.

Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, è necessario procedere abbastanza frequentemente, dato che il mirtillo è una pianta che preferisce crescere in un ambiente umido.

In ogni caso, è importante accertarsi che il terriccio in vaso sia sempre ben asciutto, così da evitare che si verifichino ristagni. L'acqua utilizzata, inoltre, non dovrebbe essere troppo calcarea, in quanto andrebbe a ridurre il pH del terreno, rendendolo troppo basico.

Infine, è importante seguire alcuni accorgimenti stagionali, preoccupandosi in inverno di effettuare la potatura dei rami esauriti così come di quelli non produttivi e provvedendo in primavera a effettuare tutte le operazioni necessarie per quello che riguarda la concimazione e la fertilizzazione.

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