La Romagna è pronta ad ospitare una delle tappe chiave del Giro d’Italia. Tra Savignano sul Rubicone e il Technogym Village di Cesena ci sono appena 35 chilometri fatti di lunghi rettilinei, pochissime curve e qualche ponte o rotonda ad interrompere la monotonia. Eppure il brevissimo assaggio di Romagna, con la corsa che domani si trasferirà in Emilia per il giorno di riposo, potrebbe rivelarsi più influente di una tappa dolomitica per quanto concerne la lotta per la maglia rosa. E stasera i distacchi in classifica potrebbe essere veramente pesanti.
Il giorno di Evenepoel
Il primo colpo di scena si è avuto ieri mattina, quando Filippo Ganna (Ineos) è stato costretto al ritiro perché positivo al Covid. L’assenza del fuoriclasse italiano ha ridotto sensibilmente il campo dei possibili vincitori della tappa di Cesena, anzi ha ridotto drammaticamente la lista ad un solo nome: quella del campione del mondo Remco Evenepoel (Soudal Quick Step). Il fuoriclasse belga, già vincitore della cronometro inaugurale di Ortona, non dovrebbe avere rivali per il successo odierno e il vero interesse sarà il distacco inflitto ai rivali per la maglia rosa. L’unico che potrebbe impensierire il belga è lo specialista svizzero Stefan Kung (Groupama), mentre per la lotta alla maglia rosa andranno monitorate le prestazioni di Primoz Roglic (Jumbo Visma), Joao Almeida (Uae), Theo Geoghegan Hart e Geraint Thomas (Ineos). Quasi certo, inoltre, che questa sera Remco Evenepoel lascerà la Romagna in maglia rosa, visto il distacco minimo (8”) che lo divide dall’attuale leader Andreas Leknessund (Dsm).
Cappuccini indigesti
Eppure la leadership totale del campione del Mondo ieri ha rivelato qualche crepa. Dopo una settimana piatta, con l’apice della noia raggiunto venerdì a Campo Imperatore (da molti ribattezzato il “Gran Sonno d’Italia”), la corsa è esplosa ieri nella tappa con arrivo a Fossombrone. Sembrava l’ennesima tappa tranquilla, con la fuga in porto e l’impresa dell’irlandese Ben Healy (Ef), che è letteralmente esploso dopo il successo a fine marzo sulla pista di Forlì nella Coppi e Bartali. Invece, a sorpresa, sulla salita dei Cappuccini si è avuto il vero antipasto di questo Giro d’Italia con l’attacco deciso di Primoz Roglic che, in compagnia del duo Ineos composto da Geoghegan Hart e Thomas, ha guadagnato 14” sul campione del mondo. Probabilmente oggi Evenepoel restituirà il distacco allo sloveno con gli interessi, ma indubbiamente l’interesse verso una corsa che sembrava già scritta è destinato ad aumentare. E dalla lotta per il successo finale di Roma non vanno esclusi i britannici Theo Geoghegan Hart e Geraint Thomas, già vincitori rispettivamente di un Giro e di un Tour.
Lotta contro il tempo
Il tempo sarà la vera variabile della cronometro romagnola del Giro d’Italia. Ovviamente il tempo scandito dal cronometro che sarà l’unico riferimento da quando il serbo Veljko Stojnic si lancerà alle 13.15 dal trampolino di Piazza Borghesi a Savignano. Ma il tempo protagonista dovrebbe essere anche quello climatico, con le previsioni che non promettono nulla di buono e che potrebbero influire enormemente sulla gara. La pioggia renderebbe ovviamente più scivoloso l’asfalto e, in particolare, il tratto che prevede l’attraversamento del centro storico di Cesena con alcuni tratti lastricati, altri in pavé e con la curva del Duomo che potrebbe diventare un fattore di rischio. Da verificare anche la variabilità climatica, con le condizioni e il vento che potrebbero cambiare drasticamente tra chi scenderà in strada poco dopo le 13 e chi lo farà a metà pomeriggio (i primi in classifica). E soprattutto la pioggia rischia di rovinare lo spettacolo della strada, con la passione delle gente, il sorriso dei bambini e la curiosità di chi non mastica sempre ciclismo. In un giorno di “allerta rossa” la speranza è che l’allerta sia semplicemente rosa e che sia una festa, la festa di tutti.
