Cesena, Yahya morto a 7 anni. La squadra di calcio: "Tutto il mondo soffre con voi"

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Una intera comunità sotto shock per la morte del piccolo Yahya Mohamed Djerir, scomparso ieri a soli 7 anni a Sant'Egidio di Cesena, investito da un bus dopo una fatale caduta dalla bici. Yahya giocava a calcio nel Rumagna, storico club di settore giovanile del territorio che ieri ha chiuso listando a lutto la sua pagina Facebook, lasciando un toccante e sentito messaggio:

Fermo il vento, è fermo il tempo, si è fermata la vita. Non c’è sorriso, non c’è più gioia, non c’è più nulla. Non è tristezza, non è disperazione; è dolore, un dolore che lacera da dentro. Incredulità, rabbia, il terribile senso di impotenza.

Yahya non c'è più.

Yahya mancherà a noi, a cui ha regalato la spensieratezza di un bambino di sette anni che amava correre dietro a un pallone; mancherà ai suoi compagni, con cui ha condiviso purtroppo solo pochi momenti di gioco; mancherà ai suoi amici, mancherà ai conoscenti, mancherà un po’ a tutti. Impossibile trovare le parole adatte per cercare, solo cercare, di confortare la sua famiglia. Vi pensiamo, Vi abbracciamo. Ci stringiamo forte a Voi, con la consapevolezza che niente sarà più come prima.

Ci stringiamo forte a Te, Alaeddine.

Si è fermata una vita, il mondo tutto soffre con Voi.

La presidenza, la dirigenza, tutto il personale, lo staff, il mister insieme ad ogni singolo iscritto della nostra società esprimono cordoglio per una perdita così immensa, da non poter nemmeno essere contenuta in un pensiero.

Si è fermata una vita. E’ una tragedia.

Yahya, ci mancherai.

Il cordoglio dell'allenatore: "Non ci credo"

L'allenatore Giacomo Biondi ha scritto sui social: "Due anni nel mio gruppo di bambini della Scuola Calcio, sei salito in macchina con me per andare a giocare le partite in trasferta perché il tuo babbo e la tua mamma che lavoravano non potevano portarti... non ci credo che sia successo, non ci credo".

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