Cesena: "Un libro di foto sull'alluvione per ripartire", la casa editrice "Il Ponte Vecchio" non si arrende
«Da qualche parte bisognerà pur ripartire» e per una casa editrice la ripartenza non può che passare dai libri. Quello che ha deciso di fare la società editrice Il Ponte Vecchio, è realizzare un libro fotografico che racconti l’alluvione, ma soprattutto che racconti quello slancio di solidarietà che ha segnato l’inizio della ripartenza, invadendo le strade di giovani e meno giovani per liberare le case di chi era stato colpito dall’acqua e dal fango. «L’idea è nata insieme al fotografo Gianmaria Zanotti - racconta Marzio Casalini - guardando il suo bel servizio su queste giornate. Insieme abbiamo pensato di utilizzare per metà foto sue, e l’altra metà foto scattate da cittadini». L’idea è quella di rendere, anche nella realizzazione di questo progetto editoriale, quel senso di collettività che si respirava nelle strade più colpite dall’alluvione. Quella idea l’hanno poi condivisa su Facebook: «Si dovrà ripartire in qualche modo no? - si legge nel messaggio - Allora il fotografo Gianmaria Zanotti e noi della società editrice Il Ponte Vecchio abbiamo deciso di farlo con un libro fotografico sull’alluvione. Il libro avrà una sezione di fotografie inviate da tutti voi che eravate a sbadilare». L’appello è riferito a Cesena e comprensorio, e le istruzioni prevedono che ciascuno possa mandare una sola foto, non sono ammessi selfie, e in caso di minori occorre la liberatoria scritta. Le foto scattate con grandangolo sono preferibili, e il file, da spedire a gianmaria.zanotti@gmail.com, va nominato con nome e cognome di chi lo manda e luogo se diverso dal centro di Cesena. Le foto, che saranno pubblicate tutte in bianco e nero, saranno selezionate a «insindacabile giudizio» di Zanotti. «Nella prima giornata ne sono arrivate più di 200», racconta Zanotti. «Stanno succedendo anche tante cose belle in questi giorni - racconta Marzio Casalini -, ad esempio si è fatto avanti un litografo che si è offerto di stampare gratis il libro» Nel libro ci saranno i testi di Paolo Turroni e Elisa Venturi e una nota della casa editrice. I danni subiti dalla casa editrice sono ingenti: l’acqua e il fango hanno fatto strage di libri e travolto tutto quello che incontrava sul suo percorso. Ma dopo l’acqua è arrivato l’affetto: in tanti si sono presentati ad aiutare, qualcuno ha anche avviato una raccolta fondi su GoFoundMe. «Abbiamo ancora un magazzino da svuotare in via Caprera, ma ci siamo dovuti dare delle priorità. Un po’ alla volta stiamo ripartendo. Dopo l’iniziale sconforto ho ritrovato la mia proverbiale cattiveria da “Gataz”», assicura ridendo Casalini. Nel frattempo, visto che due dei computer più preziosi dal punto di vista lavorativo erano stati messi in salvo, hanno anche ricominciato a lavorare: «Lavoriamo tre ore al giorno e puliamo per altre 7-8 ore». Quello dedicato all’alluvione sarà il primo libro progettato post alluvione, ma nel frattempo si stanno preparando all’arrivo nelle librerie di “Poeti romagnoli d’oggi e James Joyce” a cura di Franco Pollini, ed è ormai pronto alla stampa “Processo a Ulisse”, il libro con i documenti del processo del 10 agosto a Villa Torlonia.