Cesena, i 140 anni dalla nascita del benefattore Fantini

Archivio

Commerciante e imprenditore, benefattore e mecenate, uomo di fede e pioniere dello sport cesenate. Si celebrano in questi giorni i 140 anni dalla nascita del commendatore Romeo Fantini al quale è dedicato il convegno del 1° marzo al Palazzo del Ridotto. Alla figlia è oggi intitolata la casa per anziani “Maria Fantini” di via Renato Serra.

Dalle moto al ferro

«Di umili origini sono cresciuto operoso, svolgendo qualsiasi piccolo lavoro che mi avrebbe assicurato un dignitoso sostentamento»: riassume la sua vita e il suo animo, come si legge dal latino nella cappella di famiglia al cimitero urbano. Fantini nacque il 20 febbraio 1883 a Gambettola e vi trascorse gli anni della giovinezza prima di trasferirsi a Cesena in via Marinelli, dove attualmente ha sede la Fondazione “Maria Fantini” onlus. Si sposò con Ida Michelucci e nacquero Primo (morto all’età di un anno) e Maria. Nei primi anni ’20 del secolo scorso la Ditta Romeo Fantini in viale Bovio era la concessionaria di motocicli Harley-Davidson per le province di Forlì e di Pesaro. Ma è nel settore della lavorazione e del commercio del ferro, in sintonia con le sue origini gambettolesi, che Fantini si affermò a livello imprenditoriale. Era infatti titolare di un'officina meccanica, specializzata nelle costruzioni in ferro, adiacente alla propria abitazione, lato via Renato Serra dove sorgerà in seguito l’odierna casa di riposo. La sua attività si estese fuori Cesena con officine siderurgiche e filiali a Ravenna, Forlì, Rimini, Roma e Brescia. Con i fratelli Giovanni e Arturo diede vita alla “Società Adriatica F.lli Fantini Spa” attiva fino al 2001 all’angolo tra viale Bovio e via Angeloni. Nel secondo dopoguerra i suoi interessi imprenditoriali si allargarono alla lavorazione del tabacco e al commercio della frutta.

Attivo in campo sportivo

Oltre ai suoi impegni lavorativi, Fantini era molto coinvolto nella vita sociale, culturale e sportiva della città. In gioventù fece parte del gruppo di filodrammatici che si esibiva al Teatrino Masini in contrada Chiaramonti. Era inoltre socio finanziatore dell’Unione sportiva “Renato Serra” per la quale si prodigò affinché avesse un suo campo da gioco. Il nuovo impianto per il calcio, l’atletica e le corse in moto e in bicicletta (nei pressi del vecchio ospedale Bufalini, ora istituto tecnico Pascal) fu inaugurato il 18 giugno 1922 e madrina della cerimonia fu la giovanissima figlia Maria. Due anni più tardi si attivò presso il Comune per risollevare le sorti del sodalizio a scacchi bianconeri in grave crisi finanziaria.

Suore e anziani

La morte della figlia diciottenne Maria (1926) per tubercolosi segnò la vita di Fantini. In lui maturò l’idea di finanziare la costruzione di un sanatorio. Il progetto non si concretizzò, ma il suo spirito caritatevole non venne meno. Nel 1940 si fece carico dell’affitto per i locali della Congregazione delle Sorelle dei poveri, da poco stabilitasi a Cesena, impegnata in opere di assistenza e accoglienza. Dal 1945 svolse l’incarico di “direttore amministrativo e consultore generale della Congregazione”. Nel 1956 donò alle suore un immobile in corso Comandini, dove si trova tuttora la casa di riposo delle Sorelle dei poveri. Fantini morì il 19 marzo 1962 a seguito di un banale incidente che gli procurò la rottura di una costola e la conseguente perforazione di un polmone. In esecuzione del testamento nel 1966 fu costituito l'ente morale Maria Fantini, dal 1993 Fondazione, a favore delle persone anziane bisognose. Nel 1991 è stata inaugurata la casa per anziani di via Serra.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui