Una tempesta politica scatenata da rappresentanti politici di destra si abbatte sull’assessore Carlo Verona, a causa di un like con cui ha espresso il proprio gradimento per un messaggio molto aspro su Facebook. Lo ha postato una cittadina dicendo che non era rattristata dalla morte di Berlusconi, perché era «un puttaniere senza fine responsabile del degrado sociale e culturale in cui ci troviamo ora» e perché con «accordi Stato-mafia» si è reso «complice della strage di Falcone e Borsellino».
Fratelli d’Italia
L’apprezzamento manifestato da Verona con l’emoticon del pollice alzato, di fronte a «esternazioni moralmente deplorevoli» - dichiara Fratelli d’Italia Cesena - è «gravissimo e inaccettabile». La reprimenda continua: «Da un uomo delle istituzioni ci aspetteremmo una sensibilità e una pietà umana ben diversa». Perciò Fdi chiede che «l’assessore Verona chiarisca in Consiglio comunale la sua posizione per permettere ai membri della Giunta di prendere le eventuali adeguate distanze da ciò che riteniamo un comportamento indecoroso».
L’assessore Verona fa autocritica
Pur ritenendo «esagerato» questo tentativo di trasformare l’episodio in un “caso” da esaminare in assise, anche perché quella esternazione è stata fatta «usando il profilo Facebook personale del cittadino Carlo Verona e non quello dell’assessore Verona», arriva il un mea culpa. «Se qualcuno si è sentito offeso, me ne scuso - dichiara l’interessato - Quel mio like è stato un errore e se tornassi indietro non lo rifarei. È stato un gesto istintivo senza riflettere sul fatto che i toni usati da quella ragazza erano troppo ruvidi. Tutti sanno che un certo linguaggio non mi appartiene e sono una persona equilibrata». Però - aggiunge Verona entrando nel merito - «le sue argomentazioni hanno un certo fondamento, nel senso che contestano la linea tenuta da Berlusconi sui temi della giustizia e della legalità e sulla sua denigrazione della figura della donna. In fondo, la riflessione fatta da Vito Mancuso, con tutti altri toni, ha punti di contatto: ha scritto chiaramente che il berlusconismo ha provocato una perdita di etica, creando un mercato dove si comprano le persone».
Il leghista Sirotti Gaudenzi
Anche il consigliere comunale della Lega, Enrico Sirotti Gaudenzi, pur non citandolo espressamente, tira le orecchie a Verona, dicendosi «dispiaciuto che esponenti della politica cesenate, a distanza di pochi minuti dalla morte del Presidente Berlusconi, abbiano contribuito ad avvalorare commenti irrispettosi». Poi beatifica il fondatore di Forza Italia, partito in cui in passato ha militato anche lui: «Con Silvio abbiamo perso la migliore imprenditoria degli ultimi secoli, una fetta importante della migliore politica degli ultimi trent’anni a difesa dei valori liberali e democratici sempre ricercati, l’altruismo e la bontà d’animo». Con la sua morte - afferma - «se ne è andata una fetta molto importante della storia del nostro Paese rappresentata dai tanti sacrifici a difesa della nostra identità nazionale».