Cesena, a Case Finali nuove alberature in arrivo: "Dal cemento nasce il verde"
La zona di Case Finali diventerà più verde. È questo l’obiettivo del progetto sperimentale approvato dalla Giunta comunale, d’intesa con il Quartiere Fiorenzuola. In modo specifico, con questo nuovo progetto, interamente finanziato con un ontributo ministeriale di 477.174,00 euro nell’ambito del “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”, si intende rendere vivibili e sicuri, rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici, gli spazi pubblici del quartiere, al fine di costruire un’esperienza pilota da estendere in alcune aree del quartiere e da riproporre in altre zone del territorio comunale.
“Così come condiviso con il Quartiere – commentano gli assessori ai Lavori Pubblici Christian Castorri e alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi – vogliamo rendere quest’area maggiormente vivibile e fruibile da parte di famiglie e anziani. Si tratta di una zona di Cesena edificata negli anni ’80 e caratterizzata da un eccessivo utilizzo del suolo a svantaggio di aree naturali e verdi. Non a caso, accogliendo il finanziamento ministeriale, abbiamo individuato quest’area che richiede un alleggerimento delle pavimentazioni. I materiali che caratterizzano il quartiere sono principalmente il cemento a vista e l’intonaco per i fabbricati, mentre gli spazi pubblici presentano strade in asfalto, marciapiedi su solette in calcestruzzo e una importante dotazione di verde, che però risulta scarsamente fruibile. Su parte delle pavimentazioni rimosse, e sostituite da altre drenanti che favoriranno l’assorbimento delle acque, saranno create nuove aiuole e aree verdi caratterizzate da specie vegetali arboree ed arbustive particolarmente resistenti ai climi aridi. È previsto anche l’infoltimento delle aree verdi esistenti per creare maggiore continuità tra i filari che costeggiano i percorsi pedonali. Si procederà poi con la piantumazione di un doppio filare a bordo della pista ciclabile, ad oggi priva di alberature. In questo modo il percorso ciclopedonale avrà zone d’ombra e sarà dunque più piacevole e fruibile”.
“Si tratta – commenta la presidente del Quartiere Fiorenzuola Milena Maccherozzi – di un progetto molto atteso dal Quartiere e che il prossimo gennaio, in sede di Assemblea pubblica, sarà illustrato ai cittadini e alle cittadine. Questa zona del quartiere è nota per essere chiamata Černobyl' caratterizzata da distese di cemento che rendono le vie e le diverse aree poco fruibili. L’Amministrazione comunale ha colto il bisogno condiviso dai residenti presentando un progetto che modificherà in meglio il volto di questa parte di città. "Dal cemento nasce il verde". Mi piace pensare al prossimo futuro e a queste aree frequentate da famiglie, bambini e anziani. Successivamente, come già condiviso con la Giunta, lavoreremo a un ampliamento della piazza ad oggi poco fruibile soprattutto nel corso dei mesi estivi”.
In particolare, gli interventi interesseranno il quartiere PEEP (realizzato negli anni ‘80 nell’ambito dell’edilizia economico popolare) e le vie Lambruschini, Gadda, Ungaretti fino alla pista ciclabile posta al margine est del quartiere, e consisteranno in opere di de-pavimentazione e de-sigillazione del suolo attraverso la sostituzione di alcune porzioni di pavimentazione pedonale in asfalto o betonella impermeabile con materiali permeabili (tipo calcestruzzo drenante). Si prevede inoltre la creazione di nuove aiuole e aree verdi e l’infoltimento di quelle esistenti con la piantumazione di specie arboree e arbustive particolarmente resistenti ai climi aridi.
Complessivamente è prevista una de-sigillazione pari a una superficie di circa 2.000 metri quadri, un aumento delle aree verdi pari a circa 1.000 metri quadri e la piantumazione di circa 100 nuovi alberi. Con questo progetto inoltre l’Amministrazione comunale attua quelli che sono gli indirizzi del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), approvato nel 2019, che mette in evidenza i rischi generati dai cambiamenti climatici (fenomeni di ondate di calore ed eventi di precipitazione intense) e che prevede la concretizzazione di azioni di adattamento e mitigazione. I lavori partiranno nella primavera del 2023.