Cervia, si torna a ballare al Woodpecker dopo mezzo secolo

Dopo quasi 50 anni il Woodpecker riapre i battenti e la città respira gli anni del boom. Era il giugno del ‘68 quando la famiglia De Maria inaugurò il nuovo locale, trasferito dalla terza traversa di Milano Marittima dove i decibel disturbavano i vicini. Venne scelto un luogo molto più decentrato come la Bassona, frutto di una scelta visionaria di De Maria. L’architetto Filippo Monti ideò l’architettura a cupola, che ancora oggi contraddistingue la discoteca, contornata da alcuni laghetti. Fino agli anni ‘70 il Woodpecker fu un locale molto ricercato, con orchestre di livello nazionale e un pubblico scelto, poi scoppiò l’incendio che mise fine a quella epopea. Ora si riparte con il vernissage del 30 giugno, mettendo in consolle il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay). «Il sound è soprattutto house, ma non solo - annuncia la direzione -, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. Andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, ispirati a aria, terra, acqua e fuoco». L’iconica cupola è caratterizzata dalle opere di Blu, uno degli street artist più famosi al mondo. La famiglia Guerrini, invece, succede ai De Maria nella gestione del Woodpecker, definito per la sua cupola “la Cappella Sistina della street art”. Non a caso nel 2017 il Fai lo ha inserito tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate. «La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura - viene sottolineato -, per lasciarne intatto il fascino senza tempo».