Cercò di fare da paciere e fu aggredito. Morto il 60enne ferito a Rimini
È morto dopo quasi tre settimane di ricovero in rianimazione al Bufalini, Ndyae Babakar, il senegalese 60enne massacrato con calci e pugni all’addome e un taglio alla gola inferti da un connazionale 35enne, Mbaye Badara Alioune, al parco Murri a Rimini, nella tarda mattinata del 23 luglio scorso. Per l'aggressore, in carcere da allora, il reato contestato da lesioni personali gravissime (oltre che ricettazione e lesioni con i cocci di bottiglia ad altri due uomini) potrebbe aggravarsi in omicidio, in bilico tra il volontario e il preterintenzionale. Il pubblico ministero che coordina il caso, Davide Ercolani, ha infatti già dato comunicazione al difensore, l’avvocato Massimiliano Orrù, che verrà disposta l’autopsia sul corpo del 60enne in modo da verificare l’esistenza del nesso di causalità diretto tra il pestaggio e la morte. In miglioramento, invece, le condizioni degli altri due senegalesi, uno di 26 anni residente a Ravenna e un altro di 34 senza fissa dimora. Quelli che Ndyae Babakar voleva difendere quando era intervenuto nel corso della rissa culminata con il suo pestaggio, che gli è risultato fatale.