Castel Bolognese, "Le Cupole" si rialzano e ripartono

La sua devastazione è stata una delle immagini simbolo dell’alluvione a Castel Bolognese. Sarà perché “Le Cupole”, storica balera e discoteca sulla via Emilia, è nota in tutta la Regione e vederla in quello stato, dopo 53 anni di storia, ha toccato il cuore dei tanti clienti di ieri e di oggi.

Basti pensare che il passaggio della “fiumana” ha divelto il parcheggio, alcuni arredi sono stati ritrovati perfino a Solarolo, a 5 km di distanza. Internamente l’intera superficie era ricoperta da 15 cm di fango ristagnate che ha fatto saltare gli impianti, danneggiato il pavimento e qualsiasi cosa vi si trovasse sopra.

Ebbene la notizia positiva è che “Le Cupole” riaprono venerdì 1 settembre con il format inalterato rispetto alle serate prima dell’inondazione. Sarà l’Orchestra Bergamini, nell’area Liscio, a inaugurare la nuova stagione. Saranno attive tutte le sale: Boogie-woogie, Disco anni 80/90, Disco italiana e Disco commerciale. La ripartenza è accolta con grande entusiasmo da tutto il mondo della movida, dalle orchestre che avranno opportunità di lavoro, come pure dalla ventina di dipendenti che torneranno ad avere un’occupazione. Quanta fatica però. «E non abbiamo ancora terminato – afferma Paolo Maluccelli, attuale patron, figlio del fondatore –, ma per l’1 settembre ce la faremo. Domani invece comincerà la nuova asfaltatura del parcheggio, mentre dentro siamo alle prese con i pozzetti e le condotte dove scorrono i fili degli impianti, dopo quasi tre mesi c’è ancora del fango: ci sono corti circuiti e occorre capire in quali posizioni si trovano. Si sono rotte le elettroventole, un condizionatore da 25mila euro è ko. Bagni e servizi erano otturati. Molti arredi e divanetti siamo riusciti a recuperarli lavandoli. I pavimenti li abbiamo dovuti rifare».

Complessivamente la stima dei danni si aggira sui 400mila euro «e finora abbiamo speso solo risorse nostre – continua il patron Maluccelli –: speriamo che arrivino questi risarcimenti dallo Stato, che stiamo aspettando noi come tutti».

Nell’emergenza è stato fondamentale l’aiuto dei volontari che hanno aiutato a sgomberare e ripulire. La decisione di ripartire è stata presa subito e si poteva evincere anche dai messaggi di buon auspicio che in questi mesi sono stati scritti sulla grande insegna luminosa dove solitamente vi è il programma: “Rumagna ten bota”, “La Romagna è viva e tiene duro”.

Per “Le Cupole” si tratta di una seconda ripartenza, dopo l’esperienza del Covid che con le sue restrizioni ha colpito in modo particolare i locali da ballo. Una resistenza che supera anche le nuove tendenze e i modi divertirsi, a dimostrazione di quanto è forte l’attrazione del ballo e della musica proposta in modo tradizionale, ad oltranza, al punto da farla tornare di moda. Tanto si sa che la moda si ripete ciclicamente. E’ proprio il caso di dire che la tenacia non manca. E può esserne fiera tutta la regione di conservare questo tempio della musica romagnola, dove sono stati girati film con Adriano Celentano, un episodio dell’Ispettore Coliandro e sono passati tanti big della canzone, attori, personaggi dello sport e dell’arte.

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